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Riteniamo inaccettabile l’emendamento che aumenta i contributi pensionistici per artigiani e commercianti depositato oggi nelle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera riunite per l’approvazione della Manovra.
Nel mentre tutte le PMI incontrano difficoltà quasi insormontabili in un mercato globale in crisi profondissima anche per l’aumento di imposte dirette e indirette e per una forte diminuzione dei trattamenti previdenziali, si pensa all’aumento dei contributi solo per fare cassa. L’aumento dei contributi pensionistici drenerebbe dal lavoro autonomo alcuni miliardi di euro in barba alle tanto preannunciate e mai attuate misure di sviluppo.
Non si possono sottrarre continuamente risorse al Paese per creare un impatto recessivo in un sistema economico che avrebbe bisogno di un sostegno serio per creare sviluppo e nuova occupazione.
Non vogliamo sottrarci ai sacrifici che la situazione impone, ma chiediamo coerenza negli interventi per ottenere i risparmi da una forte diminuzione dei costi della Pubblica Amministrazione e non da risorse che così verrebbero sottratte alla crescita. Levare, ad un sistema economico già debole per se stesso, altre risorse significa che non si vogliono creare presupposti seri per creare nuovi posti di lavoro, evidentemente l’attenzione è riservata ai soliti noti, banche ed assicurazioni, che da questa manovra ne usciranno quasi indenni penalizzando di fatto tutto un variegato mondo produttivo che avrebbe bisogno di tutt’altra attenzione.
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