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In merito alle anticipazioni sulla manovra che il Governo intenderebbe mettere in campo per incentivare la nascita di imprese di giovani under 35 con un’aliquota fiscale agevolata per i primi 5 anni, ”è senza dubbio un segnale positivo per combattere il fenomeno della disoccupazione giovanile.
Ma la stessa attenzione va riservata alla valorizzazione delle aziende che si sono battute per resistere alla crisi e che ogni giorni si impegnano per accrescere l’innovazione e la competitività del made in Italy”.
Non basta far nascere nuove aziende, se poi non ci sono le condizioni favorevoli perché possano svilupparsi e creare occupazione. Per dare un futuro alle giovani generazioni occorre sicuramente favorire la creazione d’impresa ma è anche indispensabile assicurare la continuità e la solidità del nostro tessuto produttivo.
Per questo motivo sono più che mai necessari interventi per favorire la trasmissione d’impresa, garantendo così la continuità dei saperi e delle competenze peculiari della nostra tradizione produttiva, per agevolare l’accesso al credito, per ridurre le complicazioni e i costi della burocrazia, per una maggiore flessibilità del mercato del lavoro. Nelle settimane scorse era stato preannunciato sia dall’Assessore Caridi ma anche a livello di Governo centrale, un CREDITO DI IMPOSTA per le imprese, ma ad oggi non registriamo nulla di concreto, speriamo che queste notizie non siano stati i soliti annunci per poi non fare nulla di concreto.
Le proposte annunciate andavano verso i bisogni e le necessità reali e concrete della nostra imprenditoria, non comprendiamo ad oggi questo stato di fermo dopo gli annunci precedenti. Noi varie volte avevamo auspicato l’adozione di un credito di imposta regionale sia sugli investimenti che sulle nuove assunzioni.
Sembrava che almeno la Regione avesse intrapreso il percorso giusto perchè l’adozione della delibera sugli investimenti era già un buon viatico per agganciarci ad un’eventuale ripresa che senza supporti concreti diventa una missione quasi impossibile. Lo vogliamo ribadire ulteriormente ove c’è ne fosse ancora bisogno: UN CREDITO DI IMPOSTA a favore delle nostre imprese può rappresentare veramente un punto di svolta per la nostra economia, fermo restando che ci saranno fondi sufficienti a soddisfare le richieste e la stessa misura mantenga la semplicità di attuazione di quel credito di imposta a suo tempo applicato dal Governo Prodi.
L’utilizzo di risorse finanziarie congrue per operazioni di investimento con un metodo simile metterebbe finalmente all’angolo quegli imprenditori che per anni nella nostra Regione hanno abusato di tutti quei finanziamenti che hanno creato di fatto una forte disparità tra coloro i quali fanno veramente imprenditoria ed altri che hanno utilizzato le risorse pubbliche solo per fini e scopi personali.
Se lo stesso metodo del credito di imposta sugli investimenti dovesse essere applicato anche per le assunzioni e con le nuove facilitazioni previste per i giovani nella manovra economica del Governo centrale, allora veramente usciremmo da quel clientelismo politico che negli anni ha creato tanti guasti e soffocato tante belle idee di sviluppo specialmente di quei giovani che ormai, purtroppo, da anni vivono e lavorano fuori Regione.
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