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Apprendo con molto sconcerto delle intimidazioni di cui sono state destinatarie Antonella Stasi e Dorina Bianchi.
Ormai fare attività sociale in Calabria è diventata una vera missione impossibile.
Non si può accettare che persone, a prescindere dalla collocazione politica, impegnate come la Stasi e la Bianchi devono essere impedite a portare avanti la loro attività.
Un invito ad entrambe a continuare nel loro impegno pubblico con la speranza che gli organi preposti agiscano con più incisività per mettere fine, una volta per tutte, a questa escalation di minacce ed intimidazioni verso uomini e donne impegnate in politica, nelle istituzioni, nell’imprenditoria e nell’informazione.
La Calabria deve cambiare, purtroppo questa spirale di minacce non lascia presagire nulla di buono, anzi c’è il rischio che tante persone di buona volontà continuino a stare lontano non solo dalla politica ma da qualsiasi attività sociale in genere.
Voglio esprimere vicinanza e grande solidarietà con l’auspicio che In questa nostra Regione si conduca una vera battaglia di civiltà per una nuova primavera calabrese.
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