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E’ stato Pubblicato nella Gazzetta ufficiale la Direttiva del ministro dell’Interno 7 marzo 2012 ,con la quale, a decorrere dal 1° giugno 2012, viene attribuita ai prefetti la competenza ad adottare provvedimenti in materia di concessione o diniego della cittadinanza nei confronti di cittadini stranieri coniugi di cittadini italiani.
La competenza sarà, invece, del capo del dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, qualora il coniuge straniero abbia la residenza all’estero, e del ministro dell’Interno nel caso sussistano ragioni inerenti alla sicurezza della Repubblica.
Il provvedimento prosegue nel percorso di razionalizzazione già intrapreso dal ministero dell’Interno, impegnato a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nell’interesse dei cittadini.
La Marco Polo, esprime compiacimento per il provvedimento emesso che, certamente, andrebbe a ridurre notevolmente gli attuali “tempi di attesa,” per ottenere la tanta desiderata “cittadinanza italiana per matrimonio”.
La Marco Polo, si auspica anche che, entro breve termine, Il Ministro dell’Interno, possa emanare il provvedimento che prevede la riduzione degli anni di presenza in Italia, per ottenere la “cittadinanza per motivi di lavoro” (attualmente dieci anni) per meglio soddisfare la “naturale aspettativa” di cittadinanza di tanti cittadini stranieri che onestamente lavorano e pagano le tasse in Italia.
«Il concetto di “integrazione” rischia di rimanere un concetto vuoto se non si realizzano veri diritti. Verso il cittadino immigrato, i figli la famiglia. I quali hanno rinunciato a molto, senza avere guadagnato però un vero senso di appartenenza».
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