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Cirò Marina, scoperto evasore totale
Nell’ambito dell’attività operativa volta al contrasto dell’evasione fiscale, il Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Crotone ha individuato una rilevante evasione fiscale a conclusione di una verifica eseguita nei confronti di un imprenditore cirotano operante nel settore delle costruzioni.
L’intervento è stato avviato ai sensi della normativa prevista dalla Legge 13 settembre 1982, nr. 646 che reca disposizioni in materia di misure di prevenzione di carattere patrimoniale. In particolare, l’articolo 25 del provvedimento prevede che il Nucleo Polizia Tributaria possa procedere alla verifica della posizione fiscale, anche ai fini dell’accertamento di illeciti valutari e societari, nei confronti di persone condannate con sentenza (anche non
definitiva) per il reato di associazione di stampo mafioso o sottoposte a misure di prevenzione in quanto indiziate di appartenere ad associazione mafiosa.
Le Fiamme Gialle crotonesi, a seguito di mirati accertamenti, hanno selezionato la posizione dell’imprenditore in quanto risultava sottoposto a misura di prevenzione e non aveva presentato alcuna dichiarazione fiscale a partire dal periodo d’imposta 2006, malgrado risultassero evidenti segnali di operatività testimoniati dalla presenza di negozi giuridici riguardanti compravendite immobiliari.
Le operazioni ispettive, come previsto per legge, sono state estese al coniuge ed ai conviventi nell’ultimo quinquennio.
Considerata l’assoluta inesistenza di documentazione amministrativo-contabile, la ricostruzione della posizione fiscale è stata imperniata sulle indagini finanziarie, dalle quali sono emersi complessivamente, sui vari rapporti bancari, elementi positivi di reddito non dichiarati per 7.500.000 Euro, con conseguente evasione dell’imposta sul valore aggiunto per oltre 700.000 Euro.
Il titolare dell’impresa è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di omessa dichiarazione ed occultamento o distruzione delle scritture contabili.
Grazie agli accertamenti bancari, i militari operanti hanno trovato traccia di rapporti tra l’impresa verificata e l’amministrazione comunale di Cirò Marina, relativi a lavori pubblici eseguiti tra l’autunno 2009 e l’aprile 2011.
I successivi approfondimenti, eseguiti mediante l’analisi della documentazione acquisita presso l’Ente pubblico, hanno consentito di accertare delle irregolarità in ordine all’affidamento dei lavori, avvenute attraverso il razionamento delle opere da eseguire e l’artificioso ricorso alla procedura di assegnazione diretta all’impresa che, proprio per la condizione soggettiva del titolare (persona sottoposta a misura di prevenzione) non avrebbe potuto concorrere in caso di procedura di gara con evidenza pubblica.
Inoltre, è stata riscontrata la totale assenza di contratti, fatture e dei documenti attestanti la regolarità contributiva, necessari per poter procedere alla liquidazione ed all’emissione dei mandati di pagamento. Nonostante ciò, nel
caso di specie, il Comune di Cirò Marina aveva rapidamente avviato e concluso l’iter amministrativo per il pagamento dei lavori. Sulla base degli elementi acquisiti, tre funzionari del Comune di Cirò Marina sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Crotone perché ritenuti responsabili dei reati di falso ed abuso d’ufficio.
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