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di Fabio Antonio Siena
Il Partito Democratico di Cirò Marina è stato sconfitto meritatamente in queste elezioni comunali, perché incapace di adattare i suoi candidati alle richieste della base ed alle esigenze di cambiamento e rinnovamento della politica locale.
Un fallimento che si sarebbe potuto evitare se soltanto alcuni dirigenti e vertici del partito avessero ascoltato le richieste dei giovani e coinvolto tutti i membri nella scelta dei rappresentanti.
Hanno prevalso, invece, le qualità elettorali alle competenze, con il risultato di una lista composta da personaggi figli di un’altra epoca e già sfiduciati dal popolo, che sono stati naturalmente travolti, nell’incalzare degli eventi, dai volti nuovi e giovani presenti in entrambe le altre liste.
Il Pd ne esce nel nostro paese, come in tutta la Calabria, sconfitto, in contrapposizione ai successi ottenuti al Nord Italia.
Forse è giunto il momento che ognuno si assuma, avendo guidato questa fase, le proprie responsabilità e ceda il passo a quella che è una rivoluzione interna al partito necessaria quanto urgente. La sinistra deve ora, se vuole mantenere il suo tradizionale ruolo trainante nel territorio del cirotano, ricomporsi in antitesi alle vecchie lobby di potere e ad un passato che sembra costituire attualmente un macigno che grava sulle scelte fondamentali per il futuro, un fardello troppo pesante che non è proprio di uno schieramento riformista, progressista e democratico. Se prima i membri più insoddisfatti delle direttive hanno chinato il capo, è giusto che ora si facciano sentire.
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