Cirò (KR), IMU prima casa ridotta 0,2%. Caruso: “Famiglie quasi tutte esentate”

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IMU, un’imposta iniqua! Siamo profondamente contrari perché colpisce i cittadini più deboli. Nonostante sia obbligatoria, abbiamo comunque voluto applicare una riduzione dell’aliquota sulla prima casa, portandola allo 0,2%. – Indennità di carica, ma quale privilegio? Semmai il normale riconoscimento per l’attività svolta e per il costante e notorio impegno profuso in Comune. CARUSO replica al consigliere di minoranza FRUSTILLO (PD) e rilancia: ci dica lei, piuttosto, come intende determinarsi in merito all’incompatibilità rispetto alla doppia carica di Presidente Pro loco e consigliere comunale; oppure perché non rinuncia al proprio stipendio, vista la crisi che tocca anche il mondo della scuola.

IMU – Siamo stati e restiamo contrari – esordisce CARUSO – all’introduzione dell’Imposta Municipale Unica (IMU). E’ iniqua perché vessatoria nei confronti dei ceti più deboli. Rappresenta – aggiunge il Sindaco – un modo di fare cassa che colpisce, purtroppo, i cittadini comuni e non i grandi patrimoni o le speculazioni finanziarie. Anche nel nostro Comune – prosegue – dovremo far fronte ad un drenaggio di risorse finanziarie dagli enti locali al centro, rispetto alla disciplina dell’ex ICI.

Questa nuova imposta cosiddetta municipale – aggiunge – graverà sulle famiglie e sulle prime case dei nostri concittadini. La legge prevede, infatti, l’applicazione anche sulla prima abitazione di un’aliquota base dello 0,4 %. Nella situazione di profonda crisi economica che non ha risparmiato la nostra comunità ed il nostro territorio – va avanti il Primo Cittadino – questo ulteriore prelievo penalizzerà, ancora una volta, le fasce più deboli della popolazione.

Pur consapevoli, quindi, che una legge dello Stato la impone ai comuni, come Giunta abbiamo voluto applicare una riduzione dell’aliquota sulla prima casa, portandola allo 0,2%. Riteniamo – spiega – che non bisogna incidere su un bene primario, frutto spesso di risparmi e rinunce da parte di chi ha lavorato e accantonato risorse familiari per una vita col solo obiettivo di potere un giorno realizzare la casa in cui vivere per il resto della propria vita. Il minor gettito derivante da questa scelta – conclude CARUSO – manterrà comunque saldi gli equilibri di gestione del bilancio ma aiuterà le famiglie residenti che, con l’adozione dell’aliquota al 0,2 risulteranno per la quasi totalità esentate dal versamento IMU prima casa. Un obiettivo ed un risultato che consideriamo importante e di rispetto verso la cittadinanza.

INDENNITÀ DI CARICA. – Per gli amministratori la prevedono le leggi, non è discrezionale. La questione posta dalla consigliere di minoranza, dunque, appare strumentale e demagogica. Del resto – dice CARUSO – credo siano piuttosto eloquenti, e valgano come risposte più che sufficienti, la mia presenza costante in Comune e l’impegno profuso nell’interesse dell’Ente e della comunità, senza orologio, senza lesinare sforzi e con i risultati condivisi con la Città nel primo quinquennio e sotto gli occhi di tutti. Di certo – precisa il Primo Cittadino – se non ho rinunciato ad un’indennità, ripeto prevista dalle norme, non è certo perché fa lievitare il mio reddito.

Si tratta, piuttosto, di un elemento normale di stimolo e di gratificazione per il mio operato, nel rispetto della legalità e della trasparenza amministrativa. Tra l’altro, l’opera di consulenza professionale – continua – svolta in questi anni a servizio dell’attività amministrativa in generale, ha fatto sicuramente risparmiare allo stesso Comune ingenti risorse. La consigliere FRUSTILLO dovrebbe semmai spiegare lei due cose alle Città. Una: se, capovolgendo la domanda ma non le premesse, è disposta, lei, a rinunciare al proprio stipendio o al TFR, in considerazione della crisi che tocca anche il mondo della scuole.

Due: se, a seguito del deliberato del Consiglio Comunale relativo alla proclamazione degli eletti, intende o meno inficiare la causa di incompatibilità emersa in merito alla sua decisione di mantenere la presidenza della Pro Loco, essendovi degli evidenti contrasti con le norme nazionali e regionali. Nel silenzio da parte dell’interessata, prenderemmo atto, comunque, della dubbia eticità della scelta, atteso che la Pro Loco cittadina, per convenzione, usufruisce di servizi e contributi comunali.

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Author: Cristina

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