Cirò (KR), “E se lo chiamassimo Calendario Liliano?” Documento inedito spiegato dal Prof. Vizza

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“Et pure Gregorio non solo vuolse che Luigi LILIO Veronese, il quale investigò i modi per la riforma dell’anno Giuliano fosse adoprato in quella, ma non si sdignò ancorchè fosse persona privata et forastiera che l’anno suddetto civile riformato si chiamasse col nome di quello, et si scrivesse nelli brevi anno Liliano, et non Gregoriano”. – E’, questo, il testo, a suo modo rivoluzionario e pregno di sollecitazioni ed esortazioni, della lettera, ad oggi inedita, scritta (tra il 1681 ed il 1694) dall’astronomo Francesco LEVERA a Leopoldo DE’ MEDICI, rinvenuta, mostrata in copia e spiegata nel corso della brillante lezione all’aperto del Prof. Francesco VIZZA, ricercatore dell’Università di Firenze ICCOM-CNR, nella magica serata stellata di giovedì 26 sulla Terrazza dei Musei a Cirò.

E se lo iniziassimo, dunque, a chiamare Liliano e non Gregoriano, visto che lo stesso Pontefice propendeva per questo naturale riconoscimento? E’ parsa, questa, la sintesi migliore e l’appello non detto, scaturito dalla condivisione dell’importante documento così come dalla complessiva serie di preziose informazioni regalate ad un pubblico attentissimo dal Prof. VIZZA. – Soddisfatto il Sindaco Mario CARUSO che ha colto l’occasione per ringraziare, gli ospiti della Notte dei Musei (AMARELLI, DATTOLO e CALIGIURI), e soprattutto la Giunta, dal vicesindaco PALETTA agli assessori MAZZIOTTI e ROMA per la convinzione con la quale guidano, insieme alla Città, la sfida culturale di Cirò. Un grazie anche all’orafo Mimmo COZZA.

La vera rivoluzione del tempo – è stato, questo, il leitmotiv dell’ennesimo, affollatissimo momento culturale della Città del Vino e di Lilio – è quella del riformatore del calendario Gregoriano, il matematico ed astronomo cirotano Luigi LILIO che nel 1582, giungendo finalmente a sincronizzare cicli lunari e solari, propose, convincendo la Commissione e risolvendo il problema venutosi a determinare, la cancellazione di ben 10 giorni a partire dalla data del 5 ottobre, nell’ancora vigente calendario Giuliano. Proviamo solo ad immaginare – ha chiosato VIZZA, dopo aver mostrato un ironico video di Marco PAOLINI su La7 dedicato a questo avvenimento storico – cosa sarà successo all’epoca quando, per decreto, i cittadini si sono ritrovati senza dieci giorni, passando dal 4 ottobre del 1582 direttamente al 14! – Da PLATONE a S.AGOSTINO, da NEWTON a KANT, da EINSTEIN fino a HAWKING e PENROSE, dall’indipendenza spazio-tempo al tempo dimensione dello spazio, dal tempo che rallenta al tempo solidale con lo spazio, dall’anno siderale a quello tropico a quello anomalistico. L’interessante excursus filosofico e scientifico del Prof. VIZZA è stato incorniciato ed intermezzato da brani tratti dalla Cavalleria Rusticana, Vivaldi, Schubert, Bellini e Tosti, mirabilmente eseguiti ed interpretati dal sopranista Daniele LEQUAGLIE accompagnato al pianoforte dalla bravissima Rosangela FLOTTA.

6°edizione di “Cirò Città del Vino e di Lilio”, prosegue con successo la programmazione socio-culturale estiva. VENERDÌ 3 AGOSTO, alle 21.30, sempre sul Terrazzo dei Musei PREMIO CIRÒ 2012 per la narrativa a Carmine ABATE, che nell’occasione presenterà il suo nuovo romanzo “LA COLLINA DEL VENTO”, selezione PREMIO CAMPIELLO.

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Author: Cristina

1 thought on “Cirò (KR), “E se lo chiamassimo Calendario Liliano?” Documento inedito spiegato dal Prof. Vizza

  1. Il mio commento e positivo e aggiungersi di modificare la durata del giorno anziché 24 ore a 23,56 come in realtà così facendo avremo l’anno giusto rispetto al sole e le lune

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