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Ha colpito duramente anche il comune di Isola Capo Rizzuto il ciclone Nettuno, creando ingenti danni soprattutto ad agricoltura, strade e tratti costieri. Tante le unità operative messe in campo sul territorio, “approfittando” anche della presenza sul territorio dei volontari delle Misericordie D’Italia, ad Isola per una due giorni di esercitazioni nazionali di Protezione Civile, nell’ambito del progetto “Concerto 2013”.
In poco tempo, molti di quei volontari sono passati dall’esercitazione alla pratica, mettendosi a disposizione in caso di emergenza. La Misericordia di Isola Capo Rizzuto si è subita messa a disposizione delle varia associazioni, mettendo immediatamente a disposizione la cucina da campo per i circa 120 volontari e per alcuni sfollati. Diversi anche gli interventi sul territorio, dove si è registrata la rottura di diversa strade, la spaccatura di un tratto di coste di Capo Rizzuto e molti danni anche al porto di Le Castella, sia in quello turistico che in quello peschereccio.
Inoltre si è registrato anche lo sgombero per un intera famiglia in località Pillinzi, trasferita in un appartamento dell’istituto comprensivo Wojtyla e fornita dei viveri di prima necessità. Sin dalle prime ore del mattino, il sindaco Gianluca Bruno è stato impegnato in prima persona nelle operazione di soccorso e valutazione delle zone più a rischio.
Il tutto è stato coordinato dalla sede C.O.C (Centro operativo comunale), dove oltre alla presenza dello stesso sindaco, c’erano anche i rappresentati delle varie associazioni impegnate nelle operazioni, ovvero il vice presidente nazionale della “Misericordia” Leonardo Sacco, il vice presidente nazionale della “Prociv Arci Natalino Tallarico”, il presidente regionale delle “Giacche Verdi” Gianfranco Micalizzi e il Maresciallo dei Carabinieri Valentino Madaro, in stretto continuo contatto telefonico con la prefettura di Crotone. Inoltre, sul territorio di Le Castella, si è registrata la presenza operativa della “Prociv Arci” della stessa frazione.
Come detto, lo stesso sindaco di Isola, armato di stivali e macchina fotografica, si è preoccupato di andare a valutare le zone più colpite da questo violento nubifragio, da una prima valutazione, sembrano esserci oltre 20 milioni di euro di danni, tra colture, strade e coste.
A tal proposito il primo cittadino di Isola afferma: “I danni sono notevoli e al momento incalcolabili, è difficile fare una stima ma sono stati colpiti oltre 3 mila ettari di coltura, andate distrutte per via dello straripamento di alcuni corsi d’acqua; sono franati diversi tratti di costa, si sono rotte strade e argini; Danni importanti anche al porto di Le Castella. In generale sono state colpite tutte le zone costiere, fortunatamente pochi danni si sono registrati nel centro urbano, grazie anche un lavoro di pulitura dei condotti fatto in precedenza.
Inoltre siamo stati costretti a chiudere fino alle 17.00 il tratto della statale 106 da bivio nord a bivio sud, inoltre, nonostante le pessime condizioni meteorologiche siamo stati impegnati sul territorio per ripristinare le strade che portano alle contrade. Nel complesso sono molto soddisfatto del lavoro fatto dai nostri volontari, tutti hanno mostrato uno spirito collaborativo degno di una città unita e fortemente preoccupata quando ci sono emergenze del genere.
Abbiamo una forza associativa di volontariato molto importante e ben organizzata, per questo sono sempre stato convinto che la situazione fosse sotto controllo. Ora però, il mio pensiero va soprattutto a quei migranti in balia delle onde, i lavori di recupero dovrebbero iniziare questa mattina, non sono facili visto il forte vento e le onde, ma anche in questo confido nell’esperienza e la bravura di Capitaneria di Porto, Guardia Costiera e Marina Militare”.
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