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Celiachia in Calabria: solo con la diagnosi si fa prevenzione. A Isola Capo Rizzuto il 25 Maggio il sedicesimo evento dei convegni paralleli promossi dell’Associazione Italiana Celiachia in tutta Italia.
Celiachia in Calabria
Le diagnosi di celiachia aumentano, in Calabria come nel resto d’Italia, ma il divario tra celiaci diagnosticati e celiaci attesi è ancora troppo ampio. Basti pensare che le diagnosi attuali su piano nazionale sono solo poco più del 30% di quelle attese. La celiachia infatti, malattia cronica sistemica, multifattoriale e con componente genetica, colpisce l’1% della popolazione, quindi in Italia oltre 600.000 persone.
Il commento del Presidente AICC
“Anche in Calabria i dati confermano ampiamente il fenomeno delle diagnosi nascoste: solo 6472 pazienti sanno di essere celiaci a fronte di un totale di 19.566 attesi. Significa che oltre 13.000 persone, nella nostra Regione sono celiache senza esserne ancora a conoscenza; con gravi conseguenze per la loro salute”.
Commenta Enrico Oriana, Presidente dell’Associazione Italiana Celiachia Calabria che ospiterà a Isola Capo Rizzuto il sedicesimo dei convegni paralleli rivolti alla classe medica (MMG, PLS e specialisti) accreditati ECM; promossi da AIC eincentrati sul tema della diagnosi.
La celiachia: un camaleonte clinico
Il fenomeno dei pazienti non facilmente individuati, anche a causa di sintomi non classici, ha suggerito ai medici la definizione di “camaleonte clinico”; una malattia che, se non diagnosticata, rappresenta un rischio per la salute dei pazienti e un problema di politica sanitaria significativo: il celiaco inconsapevole che assume glutine si espone a complicanze anche gravi; spesso irreversibili che ne compromettono la salute e gravano sull’intera collettività per i costi sanitari e sociali conseguenti. La diagnosi precoce di celiachia è una forma indispensabile di prevenzione.
Il Protocollo
Fondamentale, a questo proposito, la formazione della classe medica e la diffusione del Protocollo Diagnosi del Ministero della Salute, pubblicato in GU n. 191 il 19/08/2015, ma ancora poco applicato dalla rete medico scientifica.
“Il legislatore affida – L.123/05 – alle regioni e alle province autonome il compito di definire un programma articolato che permetta di assicurare la formazione e l’aggiornamento professionali della classe medica sulla conoscenza della malattia celiaca; al fine di facilitare l’individuazione dei celiaci, siano essi sintomatici o appartenenti a categorie a rischio. Anche AIC, che nel 2019 compie Quaranta anni, vuole fare la sua parte: tra il mese di Gennaio e il mese di Giugno porteremo in tutta Italia il convegno “Protocollo di diagnosi e follow up” con l’obbiettivo di raggiungere un elevato numero di medici e diffondere informazioni scientifiche aggiornate e autorevoli sulla diagnosi e sul follow up della malattia celiachia”. Lo dichiara Giuseppe Di Fabio, Presidente dell’Ass. Italiana Celiachia.
Celiachia in Calabria. Enrico Oriana conclude:
“È per noi motivo di orgoglio e soddisfazione ospitare a Isola Capo Rizzuto uno degli eventi del calendario dei convegni paralleli 2019 e le altre iniziative del fitto programma che celebra il 40esimo compleanno di AIC. Una grande opportunità per promuovere la prevenzione attraverso la diagnosi precoce, migliorare e garantire lo stato di salute dei pazienti di oggi e di domani, senza dimenticare le positive ricadute sulla spesa sanitaria.”
Per scaricare il programma della giornata, consultare il calendario dei prossimi appuntamenti e ogni ulteriore informazione è a disposizione il sito web http://convegnoscientificoaic.celiachia.it/
Per informazioni:
Enrico Oriana, Presidente AIC Calabria 349 1214055
Elisa Canepa, Comunicazione AIC Federazione 346 9856546
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