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Alla luce delle ultime vicende che altro non hanno fatto che incrementare la confusione sulla questione dell’aeroporto di Sant’Anna, siamo sempre più convinti che la vera e logica soluzione rimane quella di creare una unica società pubblica di gestione degli scali aeroportuali Calabresi.
Questa dell’aeroporto Sant’Anna effettivamente è una vera e propria patata bollente, perché oltre all’importanza che ricopre lo scalo per il futuro del nostro territorio vi è una grande attenzione della gente comune su questa questione, quindi tutte le Istituzioni sono in difficoltà e propongono, loro malgrado, soluzioni in tavoli di concertazione che non sono concrete e che mettono, comunque, a repentaglio il futuro del nostro scalo.
Entrando nello specifico cercheremo di analizzare la reale situazione. Ad oggi la CCIAA ha messo in vendita le proprie azioni (di maggioranza) del S. Anna SPA, la prima domanda che ci sorge è la seguente: chi compra azioni di una società che ogni hanno ha una perdita di esercizio che presumibilmente è compresa tra 500 e 800 mila euro? Bene non pensiamo proprio che ci siano imprenditori in giro che possano fare un investimento del genere, soprattutto in questo momento di crisi economica anche volendosi immolare eroicamente per il bene del nostro territorio. Andiamo ad analizzare i possibili acquirenti escludendo i privati (che con i propri soldi difficilmente fanno investimenti che non hanno nessuna possibilità di generare utili) ed eventualmente, come spesso è accaduto nella storia di Crotone, anche qualche “prenditore” del nord – i Comuni già messi in grande difficoltà dalla manovra finanziaria con il patto di stabilità e i continui tagli di trasferimenti di denaro possono fare poco – la Provincia di Crotone che è in condizioni peggiori dei Comuni dovendo pensare già alle altre società partecipate, riteniamo non potrà ottemperare alle concrete esigenze della Società. In Provincia chi lo dirà ai tanti dipendenti delle società partecipate provinciali che combattono giornalmente con gli ammortizzatori sociali di questa iniziativa? O forse si stà pensando a dismettere tutto?
E chiaro che non vi sono Istituzioni locali che possono permettersi tale investimento, o si pretende che la CCIAA operi diventando aeroporto dipendente pensando solo ed esclusivamente a quanto ammontano le perdite annuali della Società partecipata? La CCIAA aveva a suo tempo acquistato le azioni non certo in modo definitivo e di questo i rappresentanti regionale ne erano a conoscenza.
Il Presidente Scopelliti poco tempo fa aveva proposto di creare un rapporto operativo tra Crotone e Reggio Calabria, ma il rischio è quello che due attività negative alimenteranno ulteriormente le difficoltà di entrambe.
Aldilà di questioni che per la maggior parte delle volte hanno più un carattere romantico dovuto all’amore che abbiamo per il nostro territorio, la vera questione è quella di trovare una soluzione definitiva a queste durature incertezze. Ciò detto siamo sempre più convinti che “è necessario creare, da subito, un’unica società pubblica di gestione per la valorizzazione delle grandi potenzialità degli scali Calabresi” con a capo lo scalo di Lamezia che è uno dei più efficienti del nostro Paese, e a fare da trait d’union al tutto deve esserci la Regione, garantendo anche la presenza di istituzioni e uomini del nostro territorio ( Sindaco di Crotone- Presidente Provincia)) nella gestione della futura società.
Si devono superare le vecchie e obsolete logiche campanilistiche e porre per sempre fine alle guerre intestine, si deve creare un grande gruppo regionale del comparto che dia la giusta dignità ai territori ed un servizio efficiente. Pensi la Regione, ribadiamo non certo le Istituzioni locali che non hanno capacità economiche adeguate, a creare le condizioni finanziarie per questa grande Società attrezzando da subito anche i territori con le giuste infrastrutture di collegamento agli scali stessi. ( vedasi metropolitana leggera).
Sicuri che su questa base bisogna ragionare nelle prossime settimane, la CdD auspica che chi di dovere, non escluso il mondo finanziario regionale, faccia la sua parte nell’interesse di tutti i Calabresi, perché lo scalo aeroportuale è un bene di tutti ed è l’ultimo baluardo per non ghettizzare la nostra Provincia.
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