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Il 10 dicembre un gruppo di lavoratori precari dell’Azienda Sanitaria provinciale di Crotone presi dalla disperazione si sono asserragliati sul tetto dell’ospedale civile San Giovanni di Dio, per rivendicare le indennità di mobilità di mesi pregressi e nel ritenere la loro posizione di estrema precarietà, I sindacati hanno chiesto alla Regione Calabria insieme alle istituzioni locali un immediato intervento per la soluzione del problema dell’indennità, ma soprattutto la convocazione di un tavolo per il superamento della vertenza che vede interessati 132 lavoratori utili ed indispensabili per l’Ospedale di Crotone, figure che all’interno della struttura svolgono varie mansioni: dagli impiegati amministrativi, addetti alle pulizie e autisti dei mezzi di soccorso.
Noi della Compagnia dei democratici siamo vicini ai lavoratori che stanno protestando per il riconoscimento del loro diritto al lavoro e alle loro famiglie e condividiamo il senso della loro protesta, auspicando che questa situazione si possa risolvere al più presto e nel migliore dei modi. Tale problema non coinvolge solo i lavoratori dell’Azienda Sanitaria provinciale di Crotone ma tutti i lavoratori precari del comparto Ospedaliero della Calabria che sono circa 1650 di cui 850 sono a rischio licenziamento se il Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro, Giuseppe Scopelliti, non interverrà tempestivamente e con determinazione affinché si superi quanto previsto dal Decreto Balduzzi che concede la proroga solo per l’area sanitaria.
In questi giorni anche un gruppo di lavoratori precari della provincia di Reggio Calabria sta manifestando a Villa San Giovanni per i propri diritti, in attesa di avere delle risposte dall’istituzioni sul loro futuro che sembra essere sempre più nero. Il problema dei lavoratori precari si va a sommare a quello della disoccupazione in particolare a quella giovanile; infatti in Calabria il livello di disoccupazione giovanile raggiunge circa il 65%. La forbice che separa il Trentino Alto Adige dalla Calabria e di oltre 24 punti mentre in Europa la media dei giovani sotto i 25 anni in cerca di occupazione è del 17%. La Calabria ha, purtroppo, il triste primato di regione d’Italia con il più alto tasso di disoccupazione. Numerose sono le cause che concorrono ad aumentare la disoccupazione in Calabria tra le quali la mancanza di strutture industriali ed infrastrutturali, ma anche il crescente fenomeno del lavoro nero.
La Regione Calabria è da sempre stata dimenticata e bistrattata dal governo centrale. Anche l’attuale crisi economica che sta attraversando il nostro Paese ha contribuito ad aumentare la disoccupazione in Calabria portando all’esasperazione i pochi settori produttivi presenti nel nostro territorio. A soffrire di più a causa dell’alto tasso di disoccupazione sono i giovani di età compresa tra i 18 e 29 anni i quali per riuscire a trovare un lavoro sono costretti a partire, seppur a malincuore, verso altre regioni oppure all’estero. Noi giovani chiediamo solo che anche nella nostra regione ci sia data l’opportunità di lavorare e contribuire allo sviluppo socio-economico del nostro territorio.
Responsabile Provinciale Compagnia dei Democratici Giovani
Gianpiero Maneli
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