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«La Regione deve essere capace di schierarsi al fianco dei pescatori, per parlare in modo autorevole con Governo e Comunità europea affinché le limitazioni Ue alla pesca non diventino la pietra tombale di un settore che in Calabria conta migliaia di addetti. L’ecosistema marino va tutelato ed i pescatori sono i primi ad esserne consapevoli, perché dipendono dal mare e dalle sue risorse. Ma occorre trovare soluzioni di compromesso che salvaguardino anche l’occupazione, perché in Calabria anche il lavoro è ormai in via d’estinzione».
È quanto ha affermato oggi Gianluca Callipo a Cirò Marina, parlando in una serie di incontri pubblici, tra cui quello con i pescatori della zona.
«Il settore ittico va difeso – ha continuato -. Ecco perché ritengo necessaria l’adozione di un piano di gestione regionale che consenta alcune deroghe ai divieti Ue, così come avviene in altre regioni d’Italia».
Callipo, dopo essersi trattenuto a lungo con i numerosi cittadini che lo hanno raggiunto in piazza, ha partecipato a un dibattito organizzato dal comitato cittadino che sostiene la sua candidatura alla Regione.
Nel suo intervento ha toccato numerosi temi, a cominciare dal filo conduttore della sua campagna, cioè il rinnovo della classe dirigente calabrese. «Un passaggio obbligato – ha detto – senza il quale, tutte le buone intenzioni sparse a piene mani nel corso degli ultimi decenni resteranno come al solito lettera morta».
Tornando ai temi specifici che riguardano la zona jonica ed in particolare l’area di Cirò, famosa per la produzione del noto vino calabrese, Callipo ha rimarcato la necessità di promuovere e tutelare la risorsa enogastronomica, attraverso politiche mirate che vadano a integrare agricoltura e turismo.
«Il settore agricolo è l’unico che in questi anni di crisi ha fatto registrare la nascita di nuove imprese, molte delle quali costituite da giovani che hanno trovato in questo comparto uno sbocco occupazionale – ha affermato -. È la prova che l’agricoltura va sostenuta, incentivando le colture di qualità e le eccellenze. Turismo, cultura e agroalimentare sono settori che in Calabria possono trovare una perfetta sintesi produttiva e fare da locomotiva all’economia».
Infine, sull’ammodernamento e la messa in sicurezza della strada statale 106, Callipo ha detto che «non sono ammessi altri ritardi e si deve procedere subito con la progettazione definitiva». «Se ne parla da tempo immemorabile – ha aggiunto -. Mettere nuovamente in discussione il tracciato può determinare la perdita dei finanziamenti e altri lunghissimi anni di attesa. La Calabria non può più aspettare, è arrivato il momento di agire».
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