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La Pubblica amministrazione è sempre più lenta a pagare i fornitori di beni e servizi, infatti nel corrente anno il tempo medio è salito fino a 193 giorni.
Infatti da un rapporto della nostra Confederazione si rileva un aumento nel 2012 di 54 giorni di ritardo medio. Per arginare questo stato di cose che sta mettendo a rischio sopravvivenza tante nostre imprese, dal 1° gennaio sono entrate in vigore nuove norme che fissano a 30 giorni il termine per regolare le transazioni commerciali tra Enti pubblici ed imprese.
Per quanto cì riguarda riteniamo che questa nuova legge era necessaria preso atto dei ritardi storici da parte degli Enti pubblici specialmente nella nostra Regione ed in particolare da parte delle aziende sanitarie.
Questi ritardi, come più volte ha denunciato Confartigianato, costano al sistema delle imprese a livello nazionale circa 2,5 miliardi di € di maggiori oneri finanziari. Il totale complessivo dei debiti della P:A. nei confronti delle imprese ammonta a circa 79 miliardi, di cui circa il 50% si riferiscono a debiti verso fornitori del servizio sanitario nazionale.
Le Aziende Sanitarie hanno tempi medi di 269 giorni che però arrivano a picchi di 793 giorni in Calabria e 775 giorni in Molise. Nel complesso nel Mezzogiorno d’Italia i termini di pagamento sono di 425 giorni, più che doppi rispetto al nord del Paese.
Il rapporto di Confartigianato mette in evidenza che nel 2011 la Pubblica Amministrazione ha acquistato beni, servizi e investimenti fissi per 167,9 miliardi, pari al 10,6% del PIL. Più dei tre quarti (78,3%) degli acquisti della Pa per un valore di 131,5 miliardi, è determinato dalle Amministrazioni Locali, seguono le Amministrazioni Centrali con acquisti per 34 miliardi (20,3% del totale della Pa) e gli
Enti previdenziali con 2,4 miliardi (1,4%).
A livello regionale, dei 146,3 miliardi di euro di spesa, 98,1 miliardi sono assorbiti dal Centro-Nord (67,0%) e 48,3 miliardi dal Mezzogiorno (33,0%).
Tra il 2001 e il 2011 gli acquisti della P.A. sono saliti del 34,9%, con una incidenza sul PIL che passa dal 9,9% al 10,6%, con un incremento di 0,7 punti del PIL. A seguito delle recenti manovre di correzione dei conti pubblici si inverte la tendenza rilevata negli ultimi dieci anni e nei prossimi anni si prevede una riduzione sensibile del peso sul PIL della spesa per acquisti della Pa che passa dal 10,9% del 2010 al 9,5% nel 2015.
La nuova legge sui tempi di pagamento è un passo avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici tra imprese e Pubblica Amministrazione, tra imprese committenti e imprese subfornitrici. Quello dei ritardi di pagamento è uno dei problemi più gravi che stanno all’origine della mancanza di liquidità degli imprenditori e che
addirittura, in questi tempi di credito scarsissimo, porta anche alla chiusura molte aziende.
La Calabria anche in questo caso ha il record dei ritardi nei pagamenti confermando il luogo comune che “fare impresa” qui da noi è una vera avventura. Auspichiamo che i nostri rappresentanti regionali e i vari Direttori generali delle strutture sanitarie rispettino la nuova legge per mettere nelle condizioni le nostre imprese di lavorare con più serenità.
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