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Il Dipartimento di Crotone dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) ha avviato lo studio relativo all’attestazione dell’eventuale attribuibilità del valore di fondo naturale, limitatamente ad alcune specie chimiche, rappresentate dal ferro e dal manganese del Sito di Interesse Nazionale di Crotone.
Il lavoro di ricerca – seguito dal direttore del Dipartimento di Crotone dell’Arpacal, Dott. Giuseppe Giuliano, e curato dall’Ing. Luisa Ferro, funzionario del Servizio Tematico Suolo e Rifiuti – è stato, infatti, affidato nel 2010 ad ARPACAL dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del programma di “bonifica delle acque di falda” del S.I.N. (Sito di Interesse Nazionale) di Crotone.
Il valore di fondo naturale consiste, in base alla Direttiva 2006/118/EC art. 2 comma 5, nella “concentrazione di una sostanza o il valore di un indicatore in un corpo idrico sotterraneo corrispondente all’assenza di alterazioni antropogeniche, o alla presenza di alterazioni estremamente limitate, rispetto a condizioni inalterate”.
Dopo un attento studio dell’area del sito di interesse nazionale di Crotone, l’attività ha previsto una fase di raccolta di dati, attività di campo, elaborazione dei dati e, in conclusione, la stesura della relazione finale.
Tecnicamente, “per pervenire alla determinazione dei valori di fondo naturale del S.I.N. in esame – spiegano dal Dipartimento di Crotone dell’Arpacal – si è utilizzata la procedura Europea “BRIDGE” (Background cRiteria for the IDentification of Groundwater thrEsholds) la cui metodologia più robusta dal punto di vista statistico è basata sull’idea che la presenza di diverse fonti (e.g., naturali e antropiche) può essere distinta tramite analisi di tipo statistico ed è applicabile nei casi in cui si ha un’elevata quantità di dati”.
“In particolare, la metodica prevede che la distribuzione di concentrazione monitorata possa essere interpretata come una miscela pesata di due distribuzioni di probabilità. Una volta ricavate le distribuzioni funzione delle sole concentrazioni naturali e delle sole concentrazioni antropiche, il 90° percentile della distribuzione cumulata delle concentrazioni naturali consente di stimare il valore della concentrazione di fondo naturale. In questo modo – spiegano ancora dal Dipartimento di Crotone dell’Arpacal – è possibile dimostrare scientificamente la presenza naturale degli elementi all’interno del S.I.N. in esame”.
“In particolare – concludono i tecnici del Dipartimento di Crotone dell’Arpacal – un’applicazione preliminare della metodologia sul manganese ha permesso di stimare una concentrazione di fondo naturale ben al di sopra dell’attuale limite normativo di 50 mg/l, a segno della presenza naturale del manganese che è chiaramente riconducibile alla particolare natura manganica del terreno presente nell’area in esame”.
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