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A partire dal 7 luglio 2011 sono stati attivati nuovi voli da e per l’aeroporto “Sant’Anna di Crotone”, tra questi voli per Bologna, Roma Ciampino e Nimes (Francia). Nonostante ciò, la situazione per la nostra città non tende a migliorare in quanto la compagnia che poteva e doveva fare la differenza era l’Alitalia, la cosiddetta compagnia di bandiera, ma che, nel concreto, riteniamo contribuisce con le sue alte tariffe per le rotte più importanti e frequentate come CROTONE – ROMA e CROTONE – MILANO ad alimentare ancor più un isolamento che sta diventando veramente inquietante.
A cosa servono i rimborsi degli oneri di servizio se proprio Alitalia già nell’ambito regionale pratica tariffe più care proprio da Crotone? Per un certo verso questa vicenda sta diventando un vero dilemma in quanto, proprio in virtù del rimborso degli oneri di servizio, Crotone Roma e Crotone Milano dovevano essere le rotte più richieste in quanto i prezzi dovevano essere i più competitivi almeno nell’ambito regionale.
Cosi non è, perchè? ci chiediamo da semplici cittadini che vivono e guardano alle cose da fare in modo semplice e pragmatico? I vari solleciti effettuati da più parti, vedasi Confartigianato e Cisl con più insistenza, non hanno contribuito a migliorare una situazione che sta diventando sempre più difficile e che di fatto alimenta una sorta di concorrenza sleale nei nostri confronti proprio da parte di Alitalia per i prezzi più accessibili praticati dall’aeroporto di Lametia Terme. Questa questione delle tariffe Alitalia eccessivamente penalizzanti da Crotone sembra essere rimasta in ombra e non considerata di primaria importanza da parte di tutti coloro i quali occupano ruoli di potere e che potrebbero smuovere qualcosa di positivo per la nostra città.
Perchè ci chiediamo, forse da ingenui, facendo una comparazione con gli altri aeroporti, come dicevamo anche della stessa Regione, si registra questa netta differenza sulle tariffe applicate? A pagarne le conseguenze sono, come al solito, sempre i poveri cittadini e i nostri piccoli imprenditori presenti sul territorio che non vengono assolutamente supportati da coloro i quali incassano gli aiuti di stato per reinvestirli probabilmente in altri posti dove indica la politica che conta. E’ evidente che questo modo di fare spinge le persone ad indirizzarsi verso altre mete, più accessibili, se si tiene conto, anche, della profonda crisi in cui versa il nostro Paese.
Così facendo si rischia di isolare ancor di più la nostra città, che quotidianamente è chiamata ad affrontare e tentare di dare risposte concrete ai numerosi problemi messi giornalmente in grande evidenza dalla popolazione in tutte le sue sfaccettature. Chiediamo nuovamente un’attenzione maggiore per la nostra realtà territoriale e di non adottare “due pesi e due misure”. Crotone ha bisogno di segnali tangibili e concreti, vuole risorgere con i propri mezzi ma non può essere penalizzata da chi nella pratica, per quello che percepisce dal pubblico, dovrebbe contribuire a questo nuovo corso. La mia, non deve essere una voce solista, ma una delle tante voci di un coro che all’unisono gridino e facciano valere gli ideali in cui credono, dando un peso giusto alle parole, per non essere dimenticate subito dopo averle dette e sentite.
GIAMPIERO MANELI, Membro direttivo giovani, responsabile attività produttive
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