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34 soggetti sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia emessa dal gip su richiesta della Dda reggina contro la cosca Alvaro-Penna di Sinopoli. L’indagine, denonimata “Propaggine” è collegata a quella della Dda di Roma. Nel filone calabrese, 29 persone sono finite in carcere e 5 ai domiciliari. Tra questi anche un sindaco.
La Dia capitolina su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma sta eseguendo una ordinanza, emessa dal gip di Roma, nei confronti di 43 persone, alcune delle quali devono rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso.
La ‘ndrangheta della capitale acquisiva la gestione o il controllo di attività economiche nei più svariati settori (da quello ittico, alla panificazione, della pasticceria, al ritiro delle pelli e degli olii esausti), facendo poi sistematicamente ricorso a intestazioni fittizie al fine di schermare la reale titolarità delle attività.
Sono in corso perquisizioni e sequestri nonché l’esecuzione di misure cautelari disposte dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, in coordinamento con la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
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