Reggio Calabria e provincia: sequestri e sanzioni dei Carabinieri del NAS

annegamento a Reggio Calabria

Questo post é stato letto 4650 volte!

Sequestro di oltre 300 kg di prodotti alimentari privi di tracciabilità e numerose attività gravi carenze igienico-sanitarie. E’ questo il resoconto della vasta operazione dei Carabinieri del NAS di Reggio Calabria a Reggio Calabria, nella Piana di Gioia Tauro e sulla Costa Jonica.

25 kg di carne e formaggi utilizzati per la preparazione dei pasti privi di qualsiasi certificazione sull’origine ed indicazione sugli ingredienti sono stati sequestrati dai militari in una pizzeria- ristorante nella zona Pentimele di Reggio Calabria. A Catona presso un altro ristorante sequestrati oltre 30 kg di prodotti di cui si sconosceva l’origine. .

A Villa San Giovanni presso un bar del centro sono state elevate sanzioni per carenze igienico struttuali, mentre a Siderno a seguito di ispezioni a due pescherie ed una macelleria sono stati sequestrati complessivamente 45 kg di preparati ed elevate sanzioni per 8000 euro poiché si riscontravano gravi carenze igienico sanitarie.

A Marina di Gioiosa Jonica presso una macelleria sono stati sequestrati 10 kg di salumi, mentre a carico di altre 4 attività situate tra Sinopoli e Delianuova sono stati sequestrati oltre 220 kg di salumi, formaggi, prodotti dolciari e carne privi di etichetta e senza indicazioni degli ingredienti primari, conservati in ambienti con gravi carenze igienico strutturali con la conseguente elevazione di oltre 14.000 euro di sanzioni.

I titolari delle attività ispezionate sono stati segnalati all’ASP reggina. Dovranno ripristinare alle condizioni normali i locali mentre gli alimenti sequestrati verranno distrutti da aziende specializzate.

Questo post é stato letto 4650 volte!

Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.