Operazione Parigghia, sanzioni per circa 28 mila euro

guardia costiera

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L’Operazione “Parigghia” sull’intera filiera della pesca disposta e coordinata dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria – 5° Centro Controllo Area Pesca ha visto impegnati uomini e mezzi della Guardia Costiera sul tutto il territorio calabrese.

L’operazione è stata condotta secondo le direttive del Direttore Marittimo della Calabria e della Lucania, Capitano di Vascello Andrea AGOSTINELLI, con il coinvolgimento di 740 militari, appartenenti alle Capitanerie di porto di Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Gioia Tauro e Corigliano Calabro ed ai rispettivi uffici marittimi dipendenti.

Gli uomini ed i mezzi della Direzione Marittima sono stati impegnati in operazioni sia diurne che notturne, effettuando controlli nei mercati ittici, in mare, nei porti, nelle pescherie, nei ristoranti e lungo le strade cittadine presso i rivenditori ambulanti al fine di tutelare il consumatore finale ed il suo diritto ad una corretta informazione alimentare e a tutela della sua salute.
Quest’ultima attività è stata condotta congiuntamente a personale dei Servizi veterinari delle ASL di tutta la Regione Calabria insieme ai quali sono state verificate le condizioni igienico-sanitarie dei prodotti pescati e commercializzati, nonché degli automezzi adibiti al trasporto ed i locali commerciali ove il prodotto era stato posto in vendita.

In particolare, l’attività di polizia marittima svolta nella sola zona di competenza del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria ha condotto al:

• sequestro di circa 7000 metri di reti da posta derivanti, in parte sequestrati ad ignoti ed in un caso ad un pescatore professionista non autorizzato all’utilizzo di questo tipo di reti;
• sequestro di 36 nasse utilizzate illegalmente in violazione della normativa in materia di pesca sportiva;
• 8 verbali amministrativi per un ammontare di oltre 11.000 euro, a carico di:
– un pescatore professionista per aver utilizzo un tipo di attrezzo per il quale non era autorizzato;
– un conduttore di automezzo perché sprovvisto della documentazione attestante la tracciabilità del prodotto;
– tre pescatori professionisti per non avere comunicato alla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria l’ingresso e l’uscita dell’unità da pesca dai rispettivi sorgitori in violazione all’ordinanza n°.8 datata 5 maggio 2015 della Capitaneria di porto di Reggio Calabria.
– un diportista per la detenzione di una rete da pesca non consentita per la pesca sportiva/ricreativa, per una lunghezza di 150 metri circa.

Complessivamente sull’intero territorio regionale sono stati redatti:
•  32 verbali di illeciti amministrativi, per un importo complessivo di oltre €28.000 Euro con circa 750 kg di prodotti ittici sequestrati in quanto pescati illegalmente e privi di documenti obbligatori per la tracciabilità;
• 14 esemplari di pesce spada sottomisura sequestrato a carico di un pescatore professionista effettuato dal personale della Capitaneria di porto di Crotone;
• 3000 mt di palangari ed attrezzi da posta sequestrati dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato ad ignoti utilizzati illegalmente in violazione alle norme di sicurezza della navigazione ed in materia di pesca sportiva.
• 570 sequestri amministrativi di esemplari di tonno rosso per complessivi 593 kg. In particolare sono stati sequestrati:
– 367 esemplari di tonno rosso dal personale della Capitaneria di porto di Vibo Valentia;
– 210 kg esemplari di tonno rosso dal personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Cetraro e altri 80 kg da parte del personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Maratea.

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