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Sei i latitanti arrestati nell’ambito di un’operazione di ‘Ndrangheta internazionale. Le persone finite in manette sono ritenute appartenenti o contigue alle cosche di ‘Ndrangheta. Gli arresti sono avvenuti tra Argentina, Costarica e Albania nell’ambito del progetto ‘I can‘ (Interpol cooperation against ‘ndrangheta). Si tratta di un’iniziativa coordinata dalla Criminalpol che ha come obiettivo proprio la caccia ai latitanti e ai beni delle cosche in tutto il mondo.
‘Ndrangheta internazionale. I latitanti arrestati
Le persone arrestate in quanto appartenenti alla ‘ndrangheta internazionale sono tutte collegate ad un’indagine condotta dallo Scico di Roma e dagli uomini del Gico della Gdf di Reggio Calabria. Tale operazione alla fine di novembre 2019 ha portato all’emissione di 45 misure cautelari e ha consentito di sgominare la cosca riconducibile ai Bellocco di Rosarno. E le sue articolazioni in:
- Emilia Romagna
- Lazio
- Lombardia.
‘NDRANGHETA, OPERAZIONE TRA CALABRIA E SVIZZERA: 75 ARRESTI
Tre le persone finite in manette a Buenos Aires:
- Ferdinando Saragò
- Giovanni Di Pietro
- Fabio Pompetti.
Di seguito la ricostruzione degli inquirenti in merito alle persone arrestate che riportiamo:
Ferdinando Saragò è considerato dagli investigatori corriere e uomo di fiducia della ‘ndrangheta. Faceva la spola tra il Sudamerica e la Calabria e a lui si rivolgevano le cosche per le necessità operative e il trasporto di documenti segreti;
Giovanni Di Pietro era il ‘front office’ fra le cosche italiane e i fornitori sudamericani di droga. Ssi occupava direttamente dell’esportazione delle sostanze stupefacenti;
Fabio Pompetti era l’uomo che grazie alla sua rete di relazioni e alle indicazioni operative consentiva di aggirare i sistemi antiriciclaggio ed eludere i controlli doganali. Secondo gli investigatori, per anni è stato il ‘portavoce’ dei fornitori sudamericani nei confronti della ‘ndrangheta.
Gli altri arresti
In Costarica è stato invece arrestato Franco D’Agapiti. E’ considerato il punto di riferimento per gli esponenti della cosca. Il suo compito era quello di agevolare l’ingresso di cocaina in Italia e offrire ospitalità e appoggio logistico agli ‘ndranghetisti. In Albania arrestato Bujar Sejdinaj, soprannominato ‘lo zio’, referente dei Bellocco per l’area balcanica. Ai cinque latitanti collegati all’indagine della Gdf e arrestati nelle ultime ore si aggiunge Adrian Cekini, albanese, già stato fermato lo scorso 26 maggio a Elbasan.
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