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Primi verdetti nell’ambito dell’inchiesta Malasanitas a Reggio Calabria.
Lucia Delfino, giudice monocratico del Tribunale reggino ha emesso le condanne nei confronti di tre operatori sanitari coinvolti nella morte del neonato Domenico Opinato.
Malasanitas a Reggio Calabria
Accolte quindi le richieste del pubblico ministero Roberto Di Palma in merito ai presunti orrori nel reparto di Ostreticia e Ginecologia agli ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria. I tre rispondevano di fatti avvenuti nel settembre del 2010.Tutti e tre gli indagati sono stati condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Dovevano rispondere, a vario titolo, di omicidio colposo e falso ideologico. Secondo l’accusa il fatto era da addebitare al rifiuto dei medici di effettuare il parto cesareo. A trascinare sul banco degli imputati i sanitari reggini sono stati i genitori di Domenico, mai rassegnati alla morte assurda del piccolo che non si é potuto gustare la bellezza della vita.
La triste vicenda
Triste la vicenda che ha riguardato la morte di Domenico Opinato e che ha dato il via all’inchiesta Malasanitas a Reggio Calabria. Il piccolo Domenico era deceduto al momento della nascita dopo un travaglio lunghissimo. Alla fine dello stesso la giovane coppia reggina aveva implorato il primario degli Ospedali Riuniti affinché fosse praticato un parto cesareo. Una procedura che, invece, non era stata ritenuta necessaria da parte del medico.
I tre dovranno anche risarcire insieme all’Azienda Ospedaliera, i genitori del piccolo, costituitisi parte civile. Il giudice Delfino ha disposto che la quantificazione del risarcimento sia quantificato in altra sede, ma ha condannato imputati e Azienda Ospedaliera al pagamento di una provvisionale di 75mila euro per ogni parte civile.
Mala Sanitas
Questa sentenza riguarda soltanto un primo step nell’ambito di un procedimento piú ampio. Infatti, si tratta di una prima pronuncia che concerne gli episodi confluiti nell’inchiesta “Malasanitas”.
Circa un anno fa il Gup di Reggio Calabria, Niccolò Marino, ha rinviato a giudizio tutti gli indagati del procedimento “Mala Sanitas”, curato dai pm Roberto Di Palma e Annamaria Frustaci. L’indagine riguarda una presunta rete di coperture degli errori sanitari nei reparti di Ginecologia e Ostetricia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.
Gli imputati dovranno rispondere di falso ideologico e materiale, di soppressione, distruzione e occultamento di atti veri nonché di interruzione della gravidanza senza consenso della donna.
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