Lazzaro, coniugi accusati di delitto tornano in libertà

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Sette anni or sono , il 14 aprile 2010, l’ottantenne Giuseppe Liuzzo viene trovato esamine nella propria abitazione sita nella zona marina di Motta San Giovanni. Per l’omicidio, avvenuto in modo brutale, venivano ritenuti colpevoli con sentenza di primo grado la figlia della vittima Filomena, mamma di 3 figlie, ed il papà di quest’ultime Filippo Zampaglione.

La notizia della pesante condanna, pur nel massimo rispetto delle decisioni assunte dall’autorità giudicante di primo grado, era stata recepita da buona parte della popolazione originaria del luogo con molte perplessità, conoscendo l’indole mite degli accusati. Si apprende ora che  la Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria su appello degli avvocati difensori ( – Avv. Michele Miccoli , – Avv. Antonio Foti e Avv. Francesco Calabrese) ha annullato la sentenza di primo grado, e con un nuovo pronunciamento ha assolto i 2 coniugi Zampaglione-Liuzzo , che, dopo un anno di detenzione, escono ora da un incubo e tornano in libertà. Per non lasciare impunito il delitto è necessario rimettersi alla ricerca del colpevole.

Domenico Crea

 

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