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Lamezia Terme arresti per immigrazione, prostituzione e schiavitú.
Sette le persone finite in manette questa mattina a Lamezia Terme, Rosarno e Livorno. I provvedimenti di fermo di delitto sono stati eseguiti dai Carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme. I militari hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
Lamezia Terme arresti
Lamezia Terme arresti nei confronti di sette persone. Si tratta di un italiano e sei nigeriani. Le persone finite in manette sono indagate a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani. Ed inoltre acquisto e alienazione di schiavi, immigrazione clandestina. Gli altri reati riguardano riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione. Nei loro confronti anche l’aggravante della transnazionalità.
Le indagini erano iniziate lo scorso mese di gennaio in seguito alla denuncia di una delle vittime. Le indagini eseguite hanno permesso di individuare uno strutturato e pericoloso sodalizio criminale. Era operante in diverse località del territorio italiano. Inoltre, il sodalizio crimininale avrebbe avuto ramificazioni in Nigeria e Libia.
L’organizzazione era in grado di far arrivare clandestinamente in Italia decine di giovani donne nigeriane. Le donne venivano costrette successivamente a prostituirsi, con reiterate violenze e minacce. Il tutto avveniva anche attraverso la sottoposizione a riti di magia nera “vodoo/juju”. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le donne in tal modo avrebbero poter estinguere il debito contratto. Circa 30 mila euro a testa la somma per effettuare il viaggio verso la penisola italiana.
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A prescindere dai riti woodoo, in ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali ed ad una certa tarda ora di notte, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.