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“Esistono delle forti criticità sul Ponte Fiumarella Pellaro”. La denuncia arriva da Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.
Criticità Ponte Fiumarella Pellaro, la nota
“Quanto sono affidabili i nostri ponti, viadotti e cavalcavia stradali, visto lo stato di forte degrado e di completo abbandono?”. E’ questo l’incipit della nota sulle criticità Ponte Fiumarella Pellaro evidenziate da Vincenzo Crea.
Nell’ambito dell’attività svolta dalla scrivente associazione a tutela del patrimonio paesaggistico, dell’ambiente e della viabilità, esistono potenziali pericoli determinati dal forte degrado anche nel Ponte stradale di via Nazionale Pellaro, situato sul torrente Fiumarella.
Lo stato dell’arte dice che la struttura è in completo abbandono e mai manutenuta e minaccia rovina. Anche questa situazione di forte degrado è sovrapponibile a quella già descritta nelle precedenti segnalazioni riguardanti altri viadotti della Ss 106 e non solo della Ss 106. Invero i processi di infiltrazione dell’acqua, di ossidazione e corrosione delle armature hanno portato all’espulsione del copriferro dell’impalcato in maniera diffusa nella struttura muraria.
Lungo il ponte stradale lato mare e lato monte sono situate delle vetuste e corrose condotte presumibilmente idriche in più parti bucate. Di conseguenza. il continuo gocciolamento di acqua ha formato un ruscellamento nel sottostante alveo fluviale.
I particolari
Nella nota, inoltre, si evidenzia anche come “a margine della strada via Nazionale, sull’impalcato lato mare, insiste l’impianto di illuminazione pubblica la cui base potrebbe essere interessata da ulteriori distacchi di cemento. Un palo metallico si presenta notevolmente inclinato e potrebbe crollare. Mentre il vetusto e corroso sistema metallico di protezione posto sul ponte stradale non è idoneo a contenere l’urto dei veicoli. Inoltre, la sovrastante rete metallica a maglie si è quasi completamente staccata e penzola nel vuoto fino a pochi centimetri dal suolo determinando pregiudizio per l’integrità fisica dei passanti.
In primis, bisogna considerare i probabili crolli che possono derivare dal perdurare dello stato di ammaloramento delle strutture. Non dimentichiamo che la Regione Calabria è ad elevato rischio sismico. Non vanno sottovalutati gli effetti che possono produrre sulle opere fortemente degradate le azioni sismiche in caso di eventuale terremoto.
Si chiede la messa in sicurezza del ponte in questione, per oggi e non per domani. Ed anche l’immediata rimozione delle parti ammalorate pronte a staccarsi”.
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