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Autobomba a Limbadi, Le Iene tornano dunque in Calabria. L’inviato de “Le Iene”, Gaetano Pecoraro ricostruisce la drammatica vicenda che ha portato alla morte di Matteo Vinci.
Autobomba a Limbadi, la vicenda
La vicenda accadeva lo scorso Aprile. Matteo Vinci di 42 anni, è stato allora ucciso da un bomba piazzata sotto la sua auto a Cervolaro, nei pressi di Limbadi. Insieme a lui viaggiava il padre 70enne, rimasto, all’epoca dei fatti, ferito in modo grave. Era stato un chiaro ed inequivocabile messaggio di ‘ndrangheta.
Le Iene di Italia 1 si sono recate a Limbadi, dai genitori di Matteo Vinci, Sara e Francesco. I due, raccontano ancora con tanto dolore la morte del figlio. Una nuova vittima di ‘ndrangheta.
“Quando i vicini ti ammazzano il figlio”
Le Iene hanno acceso i riflettori sulla potente cosca dei Mancuso. Nessun dubbio su chi ci fosse dietro questa drammatica morte. I vicini di questa famiglia ormai distrutta sono i Mancuso, uno dei clan più potenti della Calabria. Con la forza pretendevano dai Vinci, un piccolo pezzo di terra di 50 metri quadri.
A nulla sono però servite le denunce. Il 9 aprile 2018 i Mancuso fanno infatti esplodere l’auto con a bordo Matteo e Francesco.
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