Armi e droga fra Siderno e Locri: 25 condanne. Cadono accuse pesanti

Armi e droga Siderno e Locri

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Sono stati inflitti più di 60 anni di carcere nei confronti di 25 imputati e 7 assoluzioni. Si è concluso ieri il filone in abbreviato del processo nato dall’operazione “Arma Cunctis”  dinanzi al gup distrettuale reggino Domenico Stilo. L’operazione aveva colpito il territorio di Siderno e delle zone limitrofe con accuse per trafico armi e droga fra Siderno e Locri.

Le accuse

Più di 60 anni gli anni di carcere inflitti nei confronti degli imputati. Cadono, invece, le accuse pesanti. Infatti, il giudice ha escluso i reati associativi e l’aggravante di collegamenti con clan di ‘ndrangheta operanti a Siderno e zone limitrofe. Il gup ha rigettato le richieste di risarcimento del danno formulate dalle parti civili Regione Calabria e Provincia Regionale di Reggio Calabria.

Rimangono in piedi, tuttavia, a vario titolo e con modalità differenti, reati che vanno dal porto e detenzione di armi, alla coltivazione e vendita di droga.

Richieste

Pesanti le richieste avanzate dalla Procura distrettuale antimafia. Ben 253 anni di reclusione erano state avanzate con pene da un minimo di un anno a un massimo di 20 anni. Originariamente, gli esiti investigativi avevano portato l’accusa a contestare reati che vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso alla partecipazione ad un’associazione finalizzata all’acquisto, vendita e detenzione di armi e munizioni. In particolare è stata contestata la vendita di armi e droga tra Siderno e Locri.

Le indagini

Le indagini dell’operazione erano state coordinate dalla procura antimafia gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e del Commissariato di Polizia di Siderno. Gli inquirenti avevano ritenuto di aver individuato l’esistenza di un mercato clandestino di armi e droga tra Siderno e Locri.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.