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Si svolge a Cosenza nelle giornate 8 e 9 Dicembre l’evento Viva-Performance Lab, un vero e proprio festival internazionale di arte contemporanea. Il capoluogo bruzio, da sempre protagonista promotore di Cultura e centro di riferimento per la Calabria, ospita sedici artisti, accomunati tra loro dal talento e dalla forte comunicatività del proprio linguaggio artistico.
Per due interi giorni, Cosenza sarà il palcoscenico di performance, seminari, workshop e mostre, che intendono raccogliere il meglio della produzione mondiale dei linguaggi dell’azione, dell’happening e del comportamento: in una parola, dell’Arte Performativa. Esempio di linguaggio moderno, l’arte performativa è legata all’interazione dell’individuo, o del gruppo, con l’ambiente che gli sta attorno nel preciso momento dello svolgersi della manifestazione. E’ un tipo di lavoro che mira a rendere il pubblico partecipe dello spettacolo cui sta assistendo, fino a renderlo protagonista ed è utilizzato soprattutto per denunciare situazioni di degrado o corruzione politico-sociale.
“Viva Performance Lab è la tappa conclusiva di un percorso culturalmente ambizioso, preceduto dal workshop con giovani artisti che si è tenuto dall’1 al 7 Dicembre, che ha compreso anche attività di formazione e seminaristiche per studenti delle scuole e dell’ Università”, spiega Marilena Cerzoso, Direttore del Museo dei Bretti e degli Enotri di Cosenza, il centro nevralgico dell’organizzaziione delle attività del Lab.
L’evento nasce dalla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale cosentina, nella persona di Giuliana Misasi (Direttore del Settore Cultura e Spettacolo del Comune di Cosenza), MAXXI (Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo) e l’Università della Calabria. Curato da Tania Bruguera, nota artista cubana, e Cristiana Perrella, l’evento, oltre che regalare ai cosentini un’occasione di spettacolo unica, mira a creare le basi per uno sviluppo di collaborazione sempre più intenso tra le associazioni culturali del territorio e quelle internazionali, mediate da Tran Europe Halles, nella persona di Katharina Trabert.
La Tran Europe Halles è un’associazione svedese che raccoglie e mette in contatto le associazioni culturali presenti sui territori di 28 paesi europei. E anche grazie alla collaborazione tra gli organizzatori cosentini e romani e i referenti europei, che Cosenza potrà accogliere diversi artisti provenienti da tutto il mondo, insieme ai nostrani Alessandro Fonte, che realizza un performance con Shwanette Poe, artista polacco/tedesca, e la reggina Valentina Vetturi. Questi i nomi degli artisti under 35 che partecipano al workshop: MaraM (Mara Maglione) e Diego Cibelli da Napoli, Valentina Vetturi, Alessandro Fonte e Shwanette Poe, Luca Pucci, perugino, Cheryl Pope, americana, Franco Ariaudo, piemontese, e Ioana Paun da Bucarest. I dieci artisti internazionali sono invece Tania Bruguera, Minerva Cuevas, Francesca Grilli, Nuria Guell, Anibal Lopez, Yoshua Okon, Adrian Paci e Cesare Pietroiusti.
LE CURATRICI – Tania Bruguera è nata a L’Havana e ha partecipato a decine di manifestazioni artistiche in ogni parte del mondo: da Venezia alla Corea, da New York a Londra. Tra i nomi di spicco della Performance Art, utilizza il corpo come linguaggio narrativo per le sue opere, spesso incentrate sulla denuncia politica. Proprio da una visione della Politica come di un qualcosa che mutua continuamente sino a diventare inafferrabile, scaturisce il senso, altrettanto immediato e passeggero della sua arte. Cristiana Perrella è curatrice di eventi e critica d’arte, che ha collaborato con le più importanti enti e associazioni culturali italiane.
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