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“Istituire dei corsi delle professioni sanitarie a Cosenza, sapendo che da anni è attivo, il polo universitario di Catanzaro della Magna Graecia del corso di laurea in Infermieristica, è una iniziativa ritenuta dispendiosa e priva di sostanziale efficacia”.
E’ quanto afferma Vincenzo Bosco, in qualità di rappresentante del polo di infermieristica di Cosenza, di fronte alle notizia di promuovere a Cosenza corsi di laurea delle professioni sanitarie, con l’Università la Sapienza di Roma.
Per Vincenzo Bosco sarebbe stato opportuno che, prima di assumere qualsiasi iniziativa in merito ci si fosse guardati intorno per comprendere come il polo universitario di Cosenza, gestito dall’Università Magna Graecia di Catanzaro, e costituito da più di 500 studenti, risponda alle esigenze del sistema sanitario cosentino e regionale, garantendo risposte qualificate alla domanda di assistenza e cure.
Sarebbe stato opportuno quindi che la classe politica cosentina tenesse in debita considerazione il campus Magna Graecia di Catanzaro, che da anni forma nuovi infermieri sul territorio cosentino. Avremmo apprezzato, come studenti, che qualche politico cosentino, anziché esaltare l’istituzione di nuovi corsi delle professioni sanitarie su Cosenza, avesse investito il suo impegno verso il potenziamento del polo universitario della Magna Graecia già esistente, magari individuando politiche per ampliare i servizi in favore degli studenti nel nostro ateneo.
Mi aspettavo – continua Vincenzo Bosco – che qualche esponente politico nazionale, si prodigasse per individuare strutture per il nostro polo di infermieristica, ospitato attualmente presso l’ex CUD dell’Unical, piuttosto che disperdere energia nel ricercare soluzioni in favore di futuri e incerti corsi di altre Università fuori Regione.
Nessuno, peraltro, può garantire che i famosi trenta posti che dovessero essere messi a concorso dall’Università la Sapienza di Roma per infermieristica pediatrica e tecnico dell’ambiente, possano essere coperti da studenti cosentini e calabresi, in quanto essendo un concorso pubblico aperto a tutti, che si terrà a Roma, la possibilità che tra i primi trenta concorrenti siano studenti cosentini è alquanto improbabile.
La partecipazione infatti è aperta a tutti gli studenti del nostro Paese e non solo. Vincenzo Bosco conclude rivolgendo un sentito ringraziamento ad Eugenio Garofalo, senatore accademico dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, anche lui cosentino, per il costante e rinnovato impegno volto a migliorare la presenza del nostro Polo e per la vicinanza evidenziata ai problemi dei 500 studenti frequentanti i corsi triennali del corso di laurea di Infermieristica a Cosenza. In nostro rappresentante in seno al senato accademico Garofalo, su nostra sollecitazione, si farà promotore di altre iniziative atte ad incentivare risorse e strutture in favore del Polo di Cosenza.
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