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L’immagine di Rossano è stata infangata, su tutti i media nazionali, in questi giorni, a causa di comportamenti che rappresentano quanto di più indegno possa verificarsi in una società civile. Quanto accaduto nella notte di sabato 24 sul luogo del gravissimo incidente ferroviario che ha cancellato le vite di 6 lavoratori, distruggendo per sempre altrettante famiglie, è senza alcun dubbio una delle pagine più buie della storia prestigiosa e civile di questa Città.
Con la massima fermezza, interpretando il sentimento diffuso nella stragrande maggioranza dei rossanesi, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale esprimono la più ferma e dura condanna per quanto accaduto, deplorando sin da ora quanti, all’esito delle indagini in corso, dovessero risultare diretti ed effettivi responsabili di gesti e azioni che di umano non hanno nulla.
Non è tollerabile ed accettabile che possa esservi tanto vergognoso disprezzo dei defunti, dei loro corpi, del dolore dei famigliari e della stessa sensibilità e commozione di una comunità profondamente colpita da una tragedia, come quella di sabato scorso, che tocca e non può non toccare indistintamente tutti.
La particolare situazione venutasi a creare sabato 24, nell’immediatezza dell’arrivo dei soccorsi ed alla presenza delle forze dell’ordine, così come denunciato in atti formali, ha determinato turbamento e concrete minacce all’ordine pubblico, con la commissione di atti punibili penalmente e che hanno generato e generano nella collettività paura e disagi.
Per queste ragioni, d’intesa con il Prefetto di Cosenza S.E. Dott. Raffaele CANNIZZARO, con la Questura di Cosenza – Commissariato di Pubblica Sicurezza di Rossano guidato dal Dirigente Raffaele DE MARCO e la Compagnia dei Carabinieri guidata dal Capitano Francesco PANEBIANCO, gli uffici comunali stanno provvedendo in queste ore a perfezionare i richiesti provvedimenti di sospensione ex Art. 10 del TULPS delle licenze di agenzia di affari per il disbrigo di pratiche di onoranze funebri in capo ai titolari delle società coinvolte nei fatti denunciati pubblicamente e per come formalmente notificato in tarda mattinata ai Sindaci di Rossano e di Crosia, al Prefetto, al Questore ed alla Procura della Repubblica.
Profondamente turbato dalla gravità della vicenda, ribadendo la condanna ferma dell’Amministrazione e dell’intera comunità per il disumano sciacallaggio subito dalle vittime, dalle loro famiglie, dai presenti e dalla stessa dignità di una Città che non si sente affatto rappresentata dai comportamenti di singoli barbari e incivili, il Sindaco Giuseppe ANTONIOTTI, che è da giorni in stretto contatto con l’Arcivescovo di Rossano-Cariati Mons. Santo MARCIANÒ per la condivisione della data di lutto cittadino, riconferma la massima solidarietà dei rossanesi e di tutto il territorio all’operosa comunità rumena doppiamente colpita, nel dolore della morte dei propri connazionali e nella stessa dignità di esseri umani.
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