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In riferimento ad alcune notizie diffuse da alcuni organi di stampa e relativi alla mancata diffusione delle relazione tecniche redatte nel 2012 e nel 2016 dal Prof. Ing. Pietro Monaco, docente dell’Università di Bari, incaricato per la consulenza tecnica specialistica e per la verifica statica e dinamica del viadotto Cannavino, Anas precisa che nell’intero percorso di verifiche e monitoraggi sull’opera d’arte è stata adottata sempre la massima trasparenza e l’intera documentazione è stata regolarmente inviata lo scorso 9 settembre alla Prefettura di Cosenza e agli altri Enti competenti per territorio.
Anas inoltre, proprio per garantire il massimo della trasparenza, ha pubblicato sul proprio sito aziendale entrambe le relazioni del prof. Monaco al seguente indirizzo: http://www.stradeanas.it/news/dettaglio/id/6968
Anas ribadisce che dagli esiti delle verifiche tecniche condotte, si è dimostrato che le contropendenze rilevate (avvallamenti della pavimentazione stradale) erano riconducibili ad effetti indotti dalla viscosità del calcestruzzo e che l’opera risulta conforme non solo alla normativa vigente all’epoca della costruzione, ma anche alla recente normativa del 14/1/2008 per la parte applicabile (che prende a riferimento sollecitazioni più gravose rispetto a quelle della precedente normativa).
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