Verdi Ecologisti e Reti Civiche: La Credibilità dell’Esecutivo regionale è ai Minimi Storici

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“La Calabria sembra incarnare una Terra senza speranza, perché dopo un lustro di governo del centrosinistra, caratterizzato da numerose indagini a carico degli amministratori, tali da chiedere da più parti lo scioglimento dell’Assemblea elettiva, oggi si ripiomba nello stesso clima di allora, se non peggio, nel quale il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, è addirittura accusato da un’altra istituzione dello Stato, quella dell’ Arma dei Carabinieri, di “presunta  collusione con la ‘ndrangheta”.Non è dato conoscere,allo stato,-ha puntare l’indice su questa delicata questione sono i due Commissari Regionale dei Verdi Ecologisti, Mario Giordano e Aurelio Morrone – quale sia effettivamente la verità e aspettiamo che si faccia piena luce sugli episodi contestati. Intanto, una cosa appare certa: in Calabria non esistono “modelli” politico-amministrativi che possono essere esportati”.

E non esiste una strategia politica in grado di dare un barlume di speranza alla stragrande maggioranza dei calabresi perbene, che operano nella legalità e che attendono, da sempre, una svolta radicale nella gestione della cosa pubblica, ma che puntualmente non arriva.

Non sappiamo dove questa inchiesta approderà, – affermano,ancora, Giordano e Morrone – ma in questo frangente non possiamo far finta che nulla sia successo e abbiamo la necessità di tenere alto l’onore dei calabresi, di quelli onesti che faticano a essere tali in una terra dove troppo spesso molto rimane oscuro, dove la linea tra legale e illegale è così sottile che a volte si fa fatica a discernere. Sappiano che in Italia è difficile che un politico si faccia da parte, in caso di grave accusa, ma ormai siamo abituati a questo (mal)costume e gli esempi non mancano e forse è dovuto anche a una Giustizia lenta nel suo agire.

Che la Regione Calabria non sia immune da certi fenomeni è un fatto assodato ed i provvedimenti restrittivi a carico dei consiglieri regionali, appartenenti alla coalizione del presidente Scopelliti,non possono essere sottaciuti o farli passare come se nulla fosse avvenuto.

 Non siamo in Germania,- rilevano Giordano e Morrone – e forse non lo saremo mai, dove solo per il sospetto di aver praticato l’illegalità ci si dimette senza se e senza ma ! Siamo, invece, in Calabria, e più in generale in Italia, dove non solo ciò non avviene quasi mai, anzi, s’alimentano manovre oscure, finalizzate a bloccare i processi di riforma e di ammodernamento delle Istituzioni.

Per la verità, noi non vediamo grandi processi di riforma e di ammodernamento,- dichiarano,decisi,Giordano e Morrone – al contrario assistiamo a uno sbandamento e a un arretramento in molti settori strategici, come quello della sanità dove anche i principali ospedali sono ormai diventati impraticabili, o come quello dei trasporti dove dopo continui smantellamenti, solo oggi ci si accorge dell’isolamento, o come quello ambientale dove in questa terra continua ad essere un optional. La lista sarebbe lunga poiché la Calabria vive una crisi nella crisi. A questo punto il popolo calabrese onesto – concludono i Commissari Giordano e Morrone – ha il diritto di sapere fino in fondo da chi è amministrato e per questo se le accuse dovessero essere veritiere, così come abbiamo fatto per il centro-sinistra facciamo anche per il centro-destra, chiedendo le immediate dimissioni del presidente della giunta e dell’intero consiglio regionale. Solo in questo modo possiamo ridare fiducia a un popolo martoriato da una politica inconsistente fatta di uomini,di solito sempre gli stessi (espressione di una classe dirigente a dir poco mediocre),che da diverse legislature governano o meglio sono capitani di una nave senza bussola, la Regione, che resta sempre titolare di potenzialità inespresse da valorizzare compiutamente.

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Author: Cristina