Verdi Calabria: Analisi del Voto Amministrativo a Cosenza

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Il primo elemento che riteniamo debba essere preso in considerazione, in un’analisi politica, è quello di chiedersi se l’Amministrazione uscente ha lavorato bene e se ha impresso alla città e ai cittadini un cambiamento in positivo! Questo elemento non è di poco conto, perché sta alla base della politica locale che è fatta di concretezza e di risolutezza dei problemi.

In merito,non abbiamo difficoltà alcuna, visto il dato elettorale del Sindaco uscente, ad affermare che il lavoro politico-istituzionale prodotto da Perugini è stato a dir poco deludente.

Conferma ne è il distacco dei cittadini  cosentini  nei confronti dell’amministrazione di Palazzo dei Bruzi, che ha prodotto un sentimento di sofferenza e di bisogno di cambiamento (questo status è stato confermato dall’esito di un nostro questionario che non lasciava dubbi sul ruolo negativo dell’Esecutivo municipale).

Ma tutto ciò non è stato considerato e si è voluto riproporre un bis impossibile.

Il cittadino,del resto,aveva già dato un segnale inequivocabile alle scorse regionali, votando in massa il centro-destra non tanto perché c’era un cambiamento ideologico di appartenenza da sinistra a destra, ma perché hanno inteso sancire un secco diniego sulla gestione politico-amministrativa della Regione. Situazione che,come per Cosenza,non rispecchiava le vere intenzioni degli elettori fortemente delusi dall’incapacità di imprimere,dopo un lustro di amministrazione del centro-sinistra, un’ azione di contrasto coerente sugli atavici problemi che,ancora,attanagliano la Calabria.

In entrambi i casi non si è riusciti, non sappiamo se volutamente o inconsapevolmente, a cogliere i segnali di svolta che provenivano da ampi strati della società.

Alla luce dei risultati,oltre all’amarezza, restano molti elementi nel buio,che andrebbero riportati alla luce del sole. In decine di riunioni, nelle quali abbiamo ripetuto più volte che gli errori delle regionali non dovevamo essere  ripetuti e che in Calabria e da Cosenza  bisognava far ripartire una riscossa di rinnovamento  per la Regione, restando uniti ed aprendo alla società civile. Così non è stato ma non per noi che abbiamo assunto come punto di partenza lo stare insieme a un programma di cambiamento, espresso dalla coalizione rappresentata da Enzo Paolini, che per pochi voti  non ha raggiunto il traguardo finale.

Per noi Paolini avrebbe rappresentato quello che Pisapia e De Magistris rappresentano per Milano e Napoli, ossia un punto di riferimento per una rinascita di una politica “diversa”.A nostro giudizio questo elemento ha intimorito qualcuno che tiene a se e non all’espandersi di un pensiero plurale di una Politica vera, che ha bisogno di raccordarsi con i cittadini.

Abbiamo lavorato intensamente, proponendo nostre istanze in ogni iniziativa, contribuito alla campagna referendaria, acquisendo un buon risultato,dopo i danni prodotti da altri nei confronti dei Verdi e che l’attuale gestione ha dovuto scontare, attestandosi sul 2,1% ,che non è poco se confrontato con il risultato degli altri Partiti.

I Verdi non sono in Consiglio,per una manciata di voti,ma questa condizione non ci fa arretrare dalla nostra azione di controllo e di stimolo affinchè Cosenza diventi una città Verde.

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Author: Cristina

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