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Non ce la fanno proprio più. Anzi, non ce la facciamo proprio più. Incontri, riunioni e manifestazioni sul tema di Equitalia ed il clima che si respira, in tutta la nazione, è di totale esasperazione. Stesso discorso vale per Corigliano. I cittadini si sentono vittime di un sistema che, nella spasmodica ricerca di entrate per i vari enti impositori e di grandi profitti per la società di riscossione, non esita a mettere sulla strada le famiglie e sul lastrico le micro e piccole imprese.
Per contrastare l’azione di Equitalia, oltre all’avvocato, al commercialista, all’esperto in diritto tributario, occorre anche uno psicologo di sostegno del contribuente. In molti casi, infatti, c’è il rischio di diventare pazzi. È vero, infatti, che le tasse, i contributi, le sanzioni, devono essere pagate, se dovute. Nessuno lo discute. Ma non è giusto che si chiedano debiti inesigibili. Non è giusto che si continui ad iscrivere e non si cancellino d’ufficio ipoteche sulla casa.
Non è giusto che non sia possibile rateizzare la singola cartella, ma che venga imposta la rateizzazione di tutto il ruolo, comprensivo dei debiti non più esigibili. Non è giusto che gli enti iscrivano a ruolo debiti, pur non avendo rispettato le regole previste dalla vigente normativa. Non è giusto che tutti coloro che, pur ritenendo di aver ragione, non hanno i soldi per rivolgersi ad un avvocato e pagare il contributo unificato, rimangano esposti all’azione di recupero di Equitalia. Non è giusto che lo Stato e gli enti pubblici, così come chi agisce per loro conto, siano i primi a non rispettare le regole.
Alla luce di queste amare ma realistiche considerazioni, il Comitato popolare CORIGLIANO IN AZIONE, come annunciato in un precedente comunicato stampa, nell’ottica di riappropriarsi del diritto alla cittadinanza e di attuare nei fatti quella politica del dialogo, dell’ascolto e della partecipazione da tanti sbandierata solo a parole, ha deciso di aderire all’iniziativa, intrapresa a livello nazionale, di raccogliere firme per sostenere la proposta di legge denominata “Salvacasa”, finalizzata alla salvaguardia (e, dunque, all’impignorabilità) della prima ed unica casa.
L’iniziativa registra, oggi, l’intervento di alcuni commercianti di Corigliano che hanno deciso di partecipare alle attività del Comitato e, in particolare, all’iniziativa in oggetto, poiché pienamente condivisa: “Sono un commerciante di Corigliano – dichiara l’ex titolare di un ristorante dello scalo cittadino – e ho chiuso la mia attività nel 2007. Ebbene, nel 2009 Equitalia mi ha richiesto pagamenti arretrati per oltre 64mila euro, riconducibili a tasse da me dovute, e mai comunicate, a partire dal 1998 al 2007.
Mi è stata addirittura ipotecata la mia prima ed unica casa, peraltro ereditata da mio padre, e non so come fare poiché sono, tra le altre cose, attualmente disoccupato. Non si possono chiedere così alte imposte ai cittadini di punto in bianco, senza venire incontro alle esigenze dei singoli e delle famiglie, arrivando ad appropriarsi addirittura della prima e unica casa. Nella mia stessa situazione si trovano anche altri commercianti coriglianesi: parteciperemo insieme all’iniziativa intrapresa dal Comitato CORIGLIANO IN AZIONE e ci attiveremo per la raccolta firme negli appositi stands dislocati sul territorio comunale. Dobbiamo auto-tutelarci, o almeno tentare di farlo, visto che nessuno (enti pubblici, partiti politici, ecc.) lo fa e tutti se ne infischiano dei problemi concreti e quotidiani della gente”.
Nel fine settimana, il Comitato CORIGLIANO IN AZIONE (che ha messo a disposizione, tra l’altro, un legale per fornire assistenza) provvederà a comunicare, attraverso i media, date, orari e luoghi di raccolta firme mediante gli stands che saranno allestiti dalla prossima settimana nel Centro Storico, allo Scalo, a Schiavonea e nelle altre frazioni di Corigliano e, in concomitanza, la divulgazione di apposito materiale informativo trasmesso da Roma, direttamente dalla segreteria nazionale del comitato organizzatore dell’iniziativa denominata “Salvacasa”. Chiunque è interessato ad affiancare i responsabili degli stands può telefonare al numero 0983.851190 o inviare una mail all’indirizzo coriglianoinazione@libero.it.
Contatti: profilo Facebook “Comitato CoriglianoinAzione”, gruppo Facebook “Corigliano in Azione”
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