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Riceviamo e pubblichiamo:
Eccellenza,
saranno sicuramente a Sua conoscenza gli episodi di ritardati ed impropri soccorsi da parte del servizio sanitario verificatisi sull’intero territorio provinciale, in ultimo quello accaduto a Praia a Mare lo scorso 9 settembre, i quali dimostrano non solo l’inesistenza di una efficiente e funzionale rete di assistenza ordinaria quanto la mancata organizzazione capace di assicurare il pronto intervento in caso di emergenza-urgenza.
Tutto ciò, al di fuori di qualsiasi strumentalizzazione che non giova ad alcuno, preoccupa e non poco, considerato che se il sistema sanitario non è in grado di intervenire con sollecitudine in centri quali Praia a Mare, Scalea, Corigliano o Trebisacce, diventa quasi impossibile pensare che possa farlo con immediatezza in territori periferici collinari e montani quali Aieta, Tortora, Verbicaro, Orsomarso sul Tirreno, o Albidona, Amendolara, Oriolo, Nocara sullo Jonio e solo per citarne alcuni.
Ad oggi, in seguito alla riconversione-chiusura di alcuni presidi ospedalieri, svuotati di personale e mezzi, gli stessi non sono stati ancora attrezzati così come previsto dal Piano di Rientro Sanitario; inoltre pare che non vi siano ambulanze medicalizzate disponibili ad intervenire in caso di contestuale necessità in più parti del territorio ed il relativo personale medico non è fisso e continuativo ma soltanto reperibile a richiesta oppure fornite di soli soccorritori.
Il caso di Praia a Mare, dove pare che inizialmente il soccorso sia avvenuto con ambulanza e solo autista, è l’esempio eclatante di un disservizio che può costare la vita; nello specifico sarebbe opportuno verificare se le modalità dei soccorsi sono quelle riportate dalla stampa su informazioni raccolte dai cittadini presenti oppure quelle successivamente comunicate dall’Asp di Cosenza.
Per quanto sopra ed a salvaguardia della pubblica incolumità Le chiediamo un autorevole e qualificato intervento presso gli enti preposti, atto a verificare la puntualità del servizio ed eventualmente a rimuovere le cause che impediscono ad ogni cittadino di usufruire del diritto costituzionalmente sancito quale la tutela sanitaria e quindi della propria vita.
Ben sappiamo delle difficoltà finanziarie in cui versa la sanità regionale ma ciò che si chiede è semplicemente di attuare quanto già scritto, approvato ed ampiamente annunciato, in particolare il regolare funzionamento dei Punti di Primo Intervento ed una ottimale Rete di Emergenza-Urgenza con mezzi idonei e personale qualificato che possa raggiungere ogni località del vasto territorio provinciale.
Siamo certi del Suo interessamento e Le saremo ulteriormente grati per un cortese cenno di riscontro che possa portare tranquillità e superare l’atroce dubbio che in special modo assilla le popolazioni delle zone periferiche: il non poter avere alcuna assistenza in caso di necessità.
Deferenti ossequi.
Raffaele Papa
Coord. Prov. MpA Cs
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