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La Commissione Giustizia del Senato, nella giornata di ieri (martedì 31 luglio), si è espressa a favore del mantenimento anche dei quattro tribunali calabresi di PAOLA, CASTROVILLARI, LAMEZIA E ROSSANO. Una battaglia combattuta nelle sedi giuste. Se ciò è avvenuto, è grazie al voto dichiaratamente perchè convintamente favorevole del PDL, con l’astensione, invece, del PD (che al Senato equivale a voto contrario) e la non partecipazione al voto dell’Udc.
Ecco, ancora una volta, il lavoro silenzioso ma eloquente di quanti, gli uomini del PDL, non solo a parole ma nei fatti, si spendono a tutela degli interessi e delle attese della Calabria. Purtroppo, in queste settimane, su scala regionale e territoriale, abbiamo assistito, senza troppa attenzione a dire il vero, a dichiarazioni roboanti di qualche circense del PD, sempre incline al palcoscenico ma meno presente sui fatti e sui risultati, assente o contrario nei momenti in cui si deve dimostrare da che parte si sta.
I rappresentanti del PDL nel Parlamento, con i quali da mesi siamo in strettissimo e costante contatto, per trovare in concreto soluzioni ed alternative utili alle sciagurate ipotesi di chiusura dei tribunali minori calabresi, hanno dimostrato, col voto trasparente e coerente di ieri, che, esattamente come nelle partite di calcio, al di là dell’allenamento finto o vero a bordo campo, ciò che alla fine conta è segnare il risultato.
E quello conquistato ieri in Senato, grazie soprattutto alla sensibilità, all’impegno ed alla vicinanza ai nostri territori ed alla nostra regione del Senatore Giuseppe VALENTINO, del Presidente dei Senatori del PDL Maurizio GASPARRI e del Presidente della Commissione Giustizia del Senato, il PDL Filippo BERSELLI, è e non può non essere motivo di orgoglio e di soddisfazione per l’intera regione, anche per quei rappresentanti locali del PD abituati alla chiacchiera, alle polemiche strumentali o a scrivere libri, piuttosto che ad agire e risolvere.
In ogni caso, in attesa del parere che ci auguriamo analogo a quello del Senato, richiesto alla Commissione Giustizia della Camera, dove è parimenti impegnato il deputato PDL Giovanni DIMA, in tanti calabresi, di tutte le appartenenze politiche, impegnati da mesi per spiegare le ragioni del no alla chiusura dei presidi calabresi, resta il dubbio o quanto meno l’incomprensione rispetto alla scelta del PD e dell’UDC di non votare a favore di una decisione che era e rimane giusta nel metodo e nel merito.
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