Questo post é stato letto 20140 volte!
La manifestazione promossa dal Sindacato Avvocati Calabria del 26 giugno contro la paventata soppressione del Tribunale di Castrovillari ha evidenziato, a dispetto della rassegnazione atavica e del profondo disagio esistente, che le comunità hanno ancora voglia di reagire e se trovano soggetti credibili ed autorevoli sono disponibili a contribuire anche con la presenza, fatto questo ormai più unico che raro nel panorama politico moderno.
La provocazione che il Sindacato rivolge al Governo è che allo stato dell’arte attuale (per chi legge deriva finanziaria della democrazia e indi subalternità della politica e cessione della sovranità popolare ad entità indefinite ed astratte, controllori e gestori della moneta, nuova classe sacerdotale ed unica interprete del vangelo secondo il dollaro) dichiara la propria disponibilità a favore della soppressione non solo del Tribunale di Castrovillari, ma anche di quelli di Paola, Rossano e finanche Cosenza, ultimo perché no anche della Corte d’Appello di Catanzaro.
Siamo propensi quindi alla costituzione di un unico Tribunale per il Mezzogiorno a Napoli, in cui recarci su un asino, visto che la contrazione dei redditi porterà al cambiamento del modello sociale basato sulla macchina di proprietà, e per la riduzione della spesa pubblica alla soppressione dei mezzi di trasporto pubblico, non per rivendicare diritti ormai chiaramente inesistenti e di cui risulta titolare solo l’1% della popolazione, ma per chiedere eventualmente udienza non a Goldman Sachs, Moody’s o Fitch ma ai propri rappresentanti in Terra e per rivolgere semmai suppliche, in nome e per conto dei vecchi e nuovi poveri, degli emarginati sociali, economici e politici.
Questo post é stato letto 20140 volte!