Trebisacce (Cs), rimosso il blocco sulla ss 106

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E’ stato rimosso durante la notte il blocco della Statale 106 ionica nel territorio comunale di Trebisacce, messo in atto un gruppo di cittadini e politici che protestano per la riconversione dell’ospedale della cittadina ionica previsto dal piano di rientro del deficit sanitario approntato dalla Regione..

La Statale ionica, snodo fondamentale del traffico su gomma da e per la Calabria, é rimasta chiusa per sei giorni sino alle due della scorsa notte. Ieri sera, a tarda ora, poco prima della rimozione dello sgombero, e dopo un lungo incontro nella Prefettura di Cosenza dei sindaci di Trebisacce e Cariati, due dei centri coinvolti nelle proteste contro la Regione, sedici primi cittadini dell’Alto Jonio cosentino hanno annunciato le dimissioni per alzare ulteriormente la voce contro le decisione dell’esecutivo Scopelliti. Si tratta dei sindaci di Trebisacce, Rocca Imperiale, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Amendolara, Villapiana, Francavilla Marittima, Canna, Castroregio, Alessandria del Carretto, Cerchiara di Calabria, San Lorenzo Bellizzi, Nocara, Albidonia, Plataci e Oriolo.

“Il territorio dell’arco ionico – e’ scritto in un comunicato dal movimento sorto in difesa dell’ospedale “Guido Chidichimo” di Trebisacce – e’ sempre piu’ emarginato e abbandonato dalle istituzioni e dai mezzi di comunicazione, tutti gli sforzi che una massa enorme del popolo sta esprimendo in difesa dell’ospedale di Trebisacce attraverso una protesta civile, si spera, si spostera’ sul tavolo politico istituzionale. L’intero arco ionico non allenta la protesta e sta valutando assieme alle associazioni e alle organizzazioni sindacali l’opportunita’ di indire uno sciopero generale comprensoriale da proclamare a breve”.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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