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La vita dei consiglieri comunali di opposizione, specie nei piccoli comuni, è spesso avversata da atteggiamenti che non garantiscono né democrazia né trasparenza da parte di coloro che vengono pagati dallo Stato e quindi dai cittadini tutti per essere in primo luogo a servizio della collettività.
Sono oltre tre mesi che chiedo al segretario comunale di Tortora documentazione amministrativa di pubblico e generale interesse e puntualmente “ogni scusa è buona” pur di non adempiere alle richieste; ritengo sia il caso, quindi, esprimere qualche considerazione circa l’atteggiamento spesso adottato da funzionari, dirigenti, ed amministratori pubblici.
Sicuramente e come già accaduto, si risponderà a difesa, che la “colpa è del consigliere comunale” che fa “opposizione strumentale”, “che non sa quel che vuole”, “che non è chiaro” ed altre frasi simili fatte e scontate ma sostanzialmente rimangono solo scuse da parte di chi vuole rimanere arroccato ed in difesa di un “palazzo” che non è di proprietà di pochi ma di tutti;
niente vi è di più semplice del mettersi a disposizione quando si vuole realmente essere trasparenti ed aperti alla condivisione e compartecipazione.
Ma aldilà del caso specifico,
intendo sottolineare e portare all’attenzione generale come gli strumenti che oggi sono a disposizione dei cittadini e quindi dei consiglieri, siano assai limitati e scarni considerato che per contestare una semplice Deliberazione di Giunta o di Consiglio è necessario ricorrere al Tar e questo inibisce ogni possibilità per eventualmente ridiscutere o rivedere decisioni a volte dettate da poca trasparenza e/o strapotere ripiegato a fini elettoralistici e clientelari.
Ruolo e funzione delle opposizioni o minoranze nei consigli comunali come in ogni forma di organi collegiali hanno un’importanza notevole a salvaguardia e stimolo per fare bene e meglio nella correttezza e legalità, ma sovente le opposizioni sono prevaricate, oltraggiate ed in alcuni casi minacciate direttamente o indirettamente in modo sottile e subdolo quasi fossero dei nemici da discreditare, infangare e distruggere.
I casi riscontrati in Calabria e nel Sud in generale sono tanti e svariati, proprio in una terra povera da sempre, dove la Pubblica Amministrazione ed in particolare gli enti locali costituiscono l’unico riferimento in termini sociali, assistenziali ed anche economici e quindi assai suscettibili di attenzioni da parte di chi vorrebbe “allungare le mani” per monopolizzare il tutto.
I fatti e misfatti a volte oggetto di attenzione anche mediatica allontanano sempre più, le persone disinteressate e libere da qualsiasi appetito ed interesse particolare, dall’attività politica lasciando inevitabilmente spazio a chi esclusivamente intende perseguire obiettivi personalistici e non di pubblico interesse.
È necessario che le Istituzioni ad ogni livello intervengano per salvaguardare e valorizzare il ruolo delle minoranze ed opposizioni perché fulcro insostituibile per garantire libertà e democrazia e per questo motivo ho scritto al Prefetto di Cosenza affinché possa farsi interprete e promotore di iniziative Istituzionali.
Sarebbe quanto mai opportuno innescare una discussione e sensibilizzazione dei cittadini tutti affinché diventi di dominio collettivo che la pubblica amministrazione, ad ogni livello, diventi anche nei fatti “pubblica”.
Raffaele Papa
Consigliere Comunale
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