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Carissimi,
non è più tempo di stare a guardare, troppe ne abbiamo viste e soprattutto attese.
La situazione politica nazionale con l’avvento del governo Monti ha sancito inequivocabilmente il fallimento di una classe politica ripiegata su se stessa e priva di ogni idealità e progetto.
Il consociativismo partitico ultradecennale che ha portato l’intera nazione sull’orlo del baratro, al momento del bisogno e dei sacrifici ha deciso “pilatescamente” di tirarsi fuori nascondendosi dietro condizionati e condizionanti “tecnici” rappresentanti di poteri forti più che della stragrande maggioranza di gente comune quali pensionati, lavoratori, commercianti, artigiani, piccoli imprenditori che costituiscono l’asse portante di un economia che se pur debole ed asfittica consente ancora oggi il sostentamento per tante famiglie specie nel Sud.
Per non parlare di “casta, costi, prebende” e di parlamentari assai riottosi più che a discutere a provvedere a tagli propri, non sia mai… salta la democrazia!!!
Se Atene piange, Sparta non ride anzi si dispera ed è il caso del Sud e specie della nostra Calabria.
Ogni indicatore ne evidenzia le crescenti negatività, in ultimo il “Dossier Economia” realizzato dalla Unioncamere rileva l’ennesimo e marcato divario territoriale che si acuisce sempre più.
Manifeste sono le crescenti difficoltà, disoccupazione in aumento, assistenza sanitaria sempre più flebile e calvario per i tanti, attività imprenditoriali al soffocamento, tutela ambientale inesistente, inquinamento di mare e fiumi, ennesima e costosa puntata sul commissariamento per l’emergenza rifiuti.
L’unica cosa che scivola liscia e senza rumore come olio lubrificante è il pagamento alla casta come evidenziato anche da nota testata giornalistica nazionale.
Questo è il panorama, questo è il già che ci attornia ed in cui viviamo; il non ancora è di là da venire e nel mezzo ci siamo tutti noi, comuni cittadini, giovani in cerca di un futuro, padri di famiglia senza lavoro, operatori economici strozzati da banche ed usurai legalizzati ed istituzionalizzati, vittime di burocrazie e di potere nelle mani di pochi.
Fra il già e il non ancora, abbiamo però la possibilità di rompere il deleterio processo e voltare pagina, cambiare si può e si deve, bisogna volerlo con forza ed impegnarsi personalmente, senza aspettare che altri possano farlo per noi, senza deleghe in bianco, con una presenza fattiva ed operosa sui propri territori lì dove si vive e si ascoltano gli ultimi.
Alcuni giorni fa un noto editorialista ha scritto “a svegliarci saranno i sogni”; noi questi sogni li abbiamo e siamo già svegli, vogliamo una nuova politica, una diversa Calabria, un rinvigorito e prosperoso Sud.
Vi aspettiamo tutti, per una militanza attiva che costruisce la strada del nuovo e del meglio,
Martedì 10 gennaio 2012 alle ore 18,00 Hotel San Francesco di Rende
alla manifestazione di presentazione del Tesseramento 2012.
Un atto di responsabilità ed impegno per noi stessi e per le generazioni che verranno.
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