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Il Tribunale penale di Cosenza ha in queste ore depositato il dispositivo con cui assolve da tutti i reati penali ascritti Antonio Martorano, proprietario dell’autodromo di Tarsia. L’annosa vicenda si era, infatti, conclusa con la parziale condanna del Tribunale di Castrovillari, in primo grado, alla reclusione di un mese senza sospensione della pena a carico del proprietario dell’autodromo per invasione arbitraria dello stesso nei confronti dei terreni viciniori contestualmente alla commissione di altri abusi edilizi che sarebbero stati commessi nell’ampliamento della struttura sportiva.
L’appello, di contro, avanzato dall’avv. Livio Faillace, metteva in risalto l’omessa valutazione da parte del Tribunale di Castrovillari di quelle che erano state le prove, invece, a discarico del Martorano stesso, sia testimoniali che documentali. In tal senso erano stati anche i precedenti che per gli stessi capi d’imputazione si erano pronunciati per l’archiviazione, oltre che sul legittimo uso da parte del Martorano delle particelle catastali su cui ricade la pista. Ricordiamo che era stato lo stesso GIP del Tribunale di Castrovillari, dott. C. C. Collazzo, sin dall’Ordinanza del 18 ottobre 2006, a riconoscere la destinazione sportiva (E2) dell’area interessata in cui è ammessa la costruzione per attività sportive e la sufficienza della D.i.a. per la relativa costruzione. In primo grado, inoltre, era stata prodotta la Delibera del Consiglio comunale di Tarsia di autorizzazione alla costruzione della pista del 29.01.1994 con l’altrettanto parere favorevole della Commissione Edilizia allora esistente del 21.12.1993, la certificazione del Comune di Tarsia del rilascio “in deroga di autorizzazione per la realizzazione di una pista automobilistica”, poi ancora in data 06/10/2004 ai fini dell’ampliamento della struttura e dell’uso delle particelle nn. 16-22 e in data 11.05.2007 perfino ai fini della bitumazione della pista e quindi della relativa manutenzione.
Il sig. Antonio Martorano si dichiara soddisfatto, soprattutto, per i sacrifici che da una vita ha dedicato e dedica in toto alla sua pista sperando che possa divenire volano economico per tutto l’hinterland. Questa vittoria la dedica ai suoi amici di sempre, quelli che frequentano l’autodromo e non, perché ritiene, il Martorano, che l’autodromo non è il suo ma è di tutti gli sportivi appassionati di velocità, soprattutto di quelli che da sempre hanno mostrato solidarietà e vicinanza allo stesso per la tenacia con cui ha tutelato il suo impianto. L’autodromo rimane, così, aperto per gli amanti della velocità che già da alcune settimane stanno provando il nuovo tappetino della pista.
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