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“Nonostante il giudizio negativo del Nucleo VIA/VAS/IPPC dell’assessorato all’ambiente della Regione Calabria, e nonostante la Conferenza dei servizi doveva concludere i suoi lavori entro il 22 settembre, non si hanno notizie e aggiornamenti sul progetto di svuotamento dei laghi silani proposto da A2A. Chiediamo che il Dipartimento regionale ai lavori pubblici sospenda i lavori della Conferenza di servizi in attesa che A2A riveda la tipologia e le modalità di interventi proposti”.
È il commento di Franco Falcone, presidente regionale di Legambiente, e Antonio Nicoletti della segreteria nazionale dell’associazione ambientalista, alla luce del silenzio che sembra essere calato sulla questione. Una vicenda che ha riempito le pagine dei giornali e mobilitato cittadini, associazioni e amministratori, in uno sforzo comune per difendere il paesaggio e la biodiversità del Parco nazionale della Sila da una modalità di intervento di manutenzione dei laghi giudicato, a ragione, devastante per l’ecosistema e la natura protetta.
“Vogliamo dare atto all’assessorato regionale all’ambiente – continuano Falcone e Nicoletti – come in questo caso le loro valutazioni sul progetto di A2A abbiano fornito ulteriore forza alle osservazioni di merito che abbiamo presentato nell’audizione dell’11 settembre in Conferenza dei servizi, chiarendo che lo svuotamento del lago Arvo e la fluitazione dei sedimenti avrebbero comportato effetti negativi sugli ecosistemi fluviali, sulle specie e habitat presenti, tutelati ai sensi della direttiva habitat 92/43 CEE. Per questo crediamo opportuno che gli assessorati competenti, Lavori Pubblici e Ambiente, si coordinino e rendano note ai calabresi le loro determinazioni al fine di tutelare la natura e il paesaggio silano e ricercare le modalità compatibili con le giuste richieste di sicurezza delle opere pubbliche”.
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