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A valle della pronuncia assunta dal Consiglio di Stato in data 8.05.2013, e viste le gravi affermazioni operate a mezzo stampa dal Sindaco del Comune di Cosenza, la Sorical ritiene doveroso precisare che “con quel provvedimento, confermativo dell’ordinanza assunta precedentemente dal TAR di Catanzaro, non viene affatto negato il diritto di Sorical a procedere a riduzioni idriche,ma semplicemente il Consiglio di Stato si è espresso sulla congruità dei volumi idrici garantiti in riduzione dalla Sorical, tenuto conto delle dispersioni presenti nella rete idrica cittadina. Tant’è!”
La Sorical, poi, continua: “ Siamo pienamente d’accordo con quanto affermato dal Sindaco Occhiuto circa la necessità che un servizio pubblico debba esser caratterizzato da Economicità, trasparenza e legalità. Tuttavia, sarebbe interessante sapere se la pretesa di sussistenza di tali sacrosanti requisiti il Sindaco di Cosenza li riferisce solo alla Gestione Sorical o anche a quella Comunale”. “La precisazione” dicono in Sorical “non è irrilevante, considerato lo stato di degrado in cui versa la rete cittadina che, come accertato dalla Corte dei Conti di Catanzaro nel dicembre del 2011, disperde quasi il 50% della preziosa risorsa idrica erogata all’ingrosso dalla Sorical al Comune.
Quella rete, benché il Sindaco cerchi di imputare a Sorical presunti mancati interventi, è di proprietà dell’Ente e ricade sotto la sua esclusiva responsabilità gestionale e manutentiva”. Dalla Sorical si precisa ancora “Se poi di investimenti si deve parlare, appare doveroso ricordare al Sindaco Occhiuto che la Società regionale ha eseguito – nel tempo – rilevantissimi interventi sugli schemi regionali di grande adduzione a servizio della Città di Cosenza, dei quali però – stranamente – non si parla. Tali investimenti hanno consentito di incrementare significativamente la funzionalità e la portata dell’acquedotto Abatemarco, sia grazie ad interventi di raddoppio di condotte, sia con la realizzazione di una nuova adduttrice dalla sorgente Capodacqua al comune di Rende, che ha consentito di concentrare le portate dello stesso Abatemarco proprio nel territorio di Cosenza.
Tali portate sarebbero sufficienti a garantire il doppio del fabbisogno dei cittadini, e invece la situazione, come i 40000 abitanti del centro tristemente sanno, è ben diversa. Al riguardo, il Sindaco dovrebbe spiegare ai suoi concittadini perché l’erogazione del centro viene avviata al mattino presto è interrotta dopo poche ore, mentre in altri popolosi quartieri della città (Via Popilia, San Vito), l’acqua è disponibile a qualsiasi ora”. Concludono poi dalla Sorical “E doloroso ed inquietante verificare il clima di immotivata ostilità conservato nei confronti di una Società, che con i suoi dipendenti, prova tra mille difficoltà a fornire un servizio idrico efficiente e continuativo.
E’ bene ricordare al Sindaco del Comune di Cosenza che Sorical per continuare a gestire il servizio idrico e portare avanti il percorso di ammodernamento delle infrastrutture regionali, ha necessità che i Comuni suoi utenti paghino i corrispettivi della fornitura idrica ricevuta. Tali corrispettivi sono, infatti, l’unica fonte di entrata di cui la Società dispone per coprire i propri costi. Ebbene, giusto per citare qualche numero, si ricorda al Sindaco che da più di un anno il Comune non versa un solo euro alla Società a riscontro della fornitura che pretende e riceve con continuità, tant’è che il suo debito ammonta a tutto il 1° trimestre 2013 ad oltre € 12 milioni e trecentomila !”
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