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Si è tenuto a Serra S. Bruno domenica 21 Novembre il convegno dal titolo: La Calabria, da polo industrale delle Due Sicilie a Regione più povera d’Europa.
Il tavolo dei relatori era composto da vari esperti come Roberto della Rocca ricercatore – Ferdinando Riccardi Giornalista, – Fiore Marro, presidente dei comitati Duesicilie, – Ulderico Nisticò docente università della Calabria, – Franco Palmeri, Pasquale Falleti, Duccio Mallamaci, lo storico Bruno Tassone.
In circa tre ore di interventi si è ricordata ed illustrata l’economia del comprensorio di Mongiana e risvolti futuri per il territorio, cercando di trarre un segnale imprenditoriale dal nostro grande passato. L’incontro moderato dall’ avvocato Franco Palmeri ha visto un introduzione del dirigente della Associazione culturale Calabra Fenice, Pasquale Falleti, che ha spiegato cosintende fare questa Associazione sia per la cultura calabrese che per cercare di dare impulso alla triste economia dei luoghi ed in specialmodo sul territorio di Serra.
Molto apprezzati sono stati gli interventi di Fiore Marro ( che ha magnificato la grandezza di Mongiana e del comprensorio sotto i Borbone, vanto della produzione Industriale del Regno delle Due Sicilie) e dello studioso Meridionale Ulderico Nisticò (che oltretutto aveva a cuore l’argomento trattato visto che è nato a Cardinale, proprio vicino queste zone) che ha ammaliato i presenti con la sua relazione molto precisa ed accorta, ed offrendo spunti per valorizzare il territorio in un immediato domani.
Si sono susseguiti, quasi sulla stessa lunghezza d’onda poi gli interventi del giornalista Campano Ferdinando Riccardi e di Roberto Della Rocca, (che hanno espresso vivo compiacimento per le bellezze mozzafiato della montagna Calabrese che potrebbero a loro volta diventare volano di sviluppo per tutto il territorio circostante).
A parlare di Serra S. Bruno e della storia Certosa ci ha pensato il dottore Bruno Tassone storico locale e vice presidente della Calabra Fenice
A sua volta, Duccio Mallamaci, calabrese di nascita ma abitante in Piemonte ha fatto prima un’introduzione sulle battaglie che quotidianamente svolge nel Nord Italia per spiegare le verità storiche ed in particolare delle angherie subite dai soldati duosiciliani rinchiusi nella fortezza di Fenestrelle posta sulle Alpi e luogo simbolo dei martiri Borbonici e tramutato a sacrario, soldati martiri caduti per non aver voluto rinnegare l’antica patria.
Altri interventi che si sono succeduti sono stati di Antonio Andreacchi, di Giuseppe Corapi e di Michele Furci storico ed autore del libro I METALLURGICI DI CALABRIA che tratta l’argomento di Mongiana.
Chiudeva i lavori Ulderico Nisticò augurandosi che convegni come questo siano sempre più frequenti e che possano essere sempre più seguiti per trasmettere quel quid in più ai giovani meridionali affinchè prendano coscienza che si deve fare di più, bisogna essere più e si creino i presupposti per non dover più emigrare per trovare lavoro.
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