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È un periodo caratterizzato da notevoli successi per l’editore e poeta Giuseppe Aletti, direttore artistico del festival “Il Federiciano” di Rocca Imperiale e sempre più al centro della scena poetica italiana. Grazie alla sua instancabile passione ed energia, recentemente ha ottenuto un nuovo premio assegnatogli dalla città di Lagonegro per la qualità delle sue iniziative letterarie ed è stato presidente di giuria al Premio “Heraclea in poesia” organizzato dall’istituto “Enrico Fermi” di Policoro. Ha stretto inoltre importanti sodalizi con il più noto autore della musica italiana, Mogol, e con il letterato Alessandro Quasimodo, figlio del poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo: e da queste preziose amicizie sono nati i tre festival artistico-letterari “Cet – Scuola Autori di Mogol”, “Salvatore Quasimodo” e “Maria Cumani”, che sono stati realizzati tra aprile e giugno e hanno ottenuto un’ampia partecipazione di persone da ogni parte d’Italia, confermando così Aletti come direttore artistico di grande talento.
Ma il progetto più ambizioso dell’editore di origine calabrese, resta la realizzazione del “Paese della Poesia”, unico in Italia, con cui ha creato una dimora della poesia nel borgo calabrese di Rocca Imperiale: qui, le poesie (riprodotte in ceramica maiolicata) arredano le facciate delle abitazioni e le vie sono dedicate ai poeti. Una antologia poetica singolare, con i versi di personaggi del mondo della cultura italiana e mondiale, si snoda tra le viuzze del borgo antico, con le case disposte a gradinata ai piedi del maestoso castello costruito da Federico II, fondatore di Rocca Imperiale nonché del primo movimento poetico in Italia: la Scuola Siciliana. Proprio l’obiettivo di riallacciare la Rocca Imperiale di oggi alla sua antica tradizione poetica, ha ispirato Aletti in questa avventura, che si è rivelata vincente. Sempre più visitatori sono attratti dal “Paese della Poesia” e lo scelgono come meta turistica per tutto il periodo dell’anno, e sempre più numerosi sono i frequentatori del festival “Il Federiciano” ad agosto (nell’edizione dello scorso anno sono state registrate ben 45.000 presenze): una rassegna annuale, con importanti ospiti del mondo dell’arte, del cinema, della musica, del teatro, in cui vengono anche inaugurate le nuove stele poetiche con una cerimonia molto suggestiva.
La peculiarità del borgo non è sfuggita nemmeno alla trasmissione televisiva Sereno Variabile, sempre attenta ai luoghi esclusivi da consigliare come mete di viaggi. E così, l‘8 luglio scorso, ai già tanti apprezzamenti della stampa, si sono aggiunti anche quelli del programma di Osvaldo Bevilacqua, che si è intrattenuto in una chiacchierata con Giuseppe Aletti, per far conoscere ai telespettatori questa fervida realtà calabrese, che punta ad un’idea innovativa di turismo, dove la cultura è la forza propulsiva per lo sviluppo economico del territorio.
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