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Continua l’attività di prevenzione, da parte della Guardia costiera, dei danni causati all’ecosistema marino dalla pesca illegale del novellame di sardina.
Militari dell’Ufficio locale marittimo di Trebisacce, dipendente dalla Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, alle prime luci dell’alba, a seguito di mirate ricognizioni ed osservazioni ed appostamenti lungo la costa, hanno infatti sequestrato, sulla spiaggia di Albidona, ad alcuni pescatori abusivi, oltre 20 chili di novellame di sarda contenuti in cassette appena sbarcate.
Il novellame, dichiarato dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale, intervenuti su richiesta della Capitaneria, non idoneo al consumo umano, è stato quindi rigettato in mare.
Il tutto è stato segnalato alla competente Procura della Repubblica di Castrovillari per la violazione dell’art. 7 comma 1 lettera a) del Decreto legislativo n. 4/2012 e del Regolamento (CE) 1967/2006.
L’indiscriminato sfruttamento del novellame di sarda è da tempo vietato dalla normativa comunitaria ed i controlli, intensificati dall’inizio dell’anno, continueranno nei prossimi giorni.
La Guardia costiera ricorda che, oltre alla pesca ed alla commercializzazione, del novellame è vietata anche la sola detenzione.
L’attività di vigilanza, da parte dei militari della Guardia costiera, agli ordini del Capo del Compartimento marittimo, il Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, lungo il litorale dello Ionio cosentino, è finalizzata alla salvaguardia delle risorse ittiche ed a tutela dell’ecosistema marino; con la pesca con attrezzi non consentiti si rischia, infatti, di catturare anche organismi protetti, quali posidonia e specie bentoniche.
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