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Nel Consiglio Comunale di Scalea in cui si è discusso il punto relativo all’approvazione delle Aliquote IMU 2012, il Consigliere Comunale del gruppo “Scalea Libera”, Palmiro Manco, ha avanzato una proposta di modifica sulle stesse e sottoscritta all’unanimità da tutti i consiglieri di opposizione.
Per i Gruppi Consiliari di Scalea Libera, ScaleAdesso e Scalea Liberamente, nonché dal Consigliere Introini, infatti era indispensabile mantenere bassa l’aliquota I.M.U. allo scopo di non gravare ulteriormente sulla popolazione, già vessata da numerose tasse. Questa tassa «ingiusta», in realtà, non è progressiva e colpisce in modo indiscriminato, è una sorta di tassa patrimoniale al contrario dove chi ha meno, in proporzione, paga di più”. La prima casa, è un bene primario per la società italiana e per tutte le famiglie che la compongono. La casa e la famiglia sono il nucleo centrale della nostra società. Di più, si è portata avanti la tesi che la casa dove si abita anche se di proprietà non fa e NON deve fare reddito.
La proposta prevede:
La riduzione al minimo consentito dalla legge l’aliquota per il calcolo dell’Imposta Municipale Unica sull’abitazione principale e le relative pertinenze, portandola così allo 0,2 per cento (dallo 0,4% allo 0,2%) ritenendo comunque di ribadire la nostra idea su come rimanga inopportuna ed iniqua un’ulteriore tassa che prenda di mira un bene essenziale e primario quale la prima casa.
Il mantenimento del valore minimo delle aliquote dell’Imposta Municipale Unica: 0,46% sulla seconda casa .
La diminuzione anche per i fabbricati agricoli strumentali (dallo 0,2% allo 0,1%) la cui tassazione, essendo compresa in quella dei terreni, è manifestamente ingiusta, infatti il loro valore e la loro rendita sono per legge inclusi nel reddito domenicale ed agrario dei terreni cui sono asserviti (art.2 DPR 139/ 1998)
– Di Inserire nel regolamento l’abbassamento allo 0,2% dell’aliquota IMU, come per l’abitazione principale, delle abitazioni (purché non locate) di proprietà di cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE comunale (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). Questo per non penalizzare i nostri cittadini residenti in altri stati e che soggiornano a Scalea solo pochi giorni l’anno.
– Di “abbassare l’aliquota di base allo 0,2% punti percentuali per le abitazioni date in comodato d’uso ai figli, parenti ed affini di primo grado, sprovvisti di unità abitativa”.
– Di abbassare l’aliquota di base al 2% delle seconde abitazioni ritenute inagibili e privi di servizi primari( acqua, luce, gas), da accertare tramite Ufficio Tecnico Comunale.
– Di ridurre l’aliquota di base al 2% delle seconde abitazioni ubicate nel Centro Antico di Scalea, in modo che tale scelta possa contribuire ad un concreto recupero dell’esistente e soprattutto per favorire nuovi investimenti che probabilmente permetteranno di rilanciare l’agognato turismo di qualità.
– Mantenere a livello comunale la prerogative di stabilire il valore venale delle aree edificabili.
Tale proposta, avanzata da Palmiro Manco e sottoscritta da tutti i membri dell’Opposizione, nonostante la bontà e l’efficacia dei contenuti presentati, perché vicina ai veri problemi della gente e rivoluzionaria in virtù dei possibili nuovi investimenti in particolare per il recupero del Centro Storico, purtroppo non è stata accolta neanche parzialmente dalla Maggioranza.
Il Sindaco Basile, a questo punto, non è più credibile quando asserisce che le Opposizioni non fanno proposte; in realtà le proposte ritornano sempre al mittente, come la richiesta di non alienare i beni comunali ma concederli in fitto, oppure la reiterata assenza di confronto su altre tematiche.
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