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E’ stato presentato domenica scorsa nella “Città del Moscato” il volume “Lega Nord, un paradosso italiano in 5 punti e mezzo” scritto da Luigi Pandolfi ed edito da Laruffa Editore di Reggio Calabria.
L’appuntamento è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Chilometro Zero”, rappresentata all’evento dalla dirigente Maria Angela Di Leone. Ha portato i saluti della Provincia di Cosenza il consigliere Biagio Diana.
Durante la conversazione sono emersi così alcuni spunti della ricerca politologica che l’intellettuale saracenaro ha condotto sul “partito del Nord”.
Quei 5 paradossi e mezzo che sono dettagliatamente analizzati nel libro e che Pandolfi suddivide per argomenti: dai comportamenti razzisti alla politica immigratoria, dalla “secessione” al “Roma Ladrona”, dal familismo al federalismo
«In qualsiasi altro paese civile e democratico del mondo – afferma Pandolfi – un partito come la Lega Nord sarebbe stato confinato ai margini del sistema politico e sorvegliato a vista nel cortile della vita istituzionale. In Italia invece questa forza politica orgogliosamente xenofoba e spudoratamente separatista trova piena legittimazione quale forza di governo, occupando perciò le stanze più sontuose dei palazzi del potere. Un vero paradosso, come quello che ci parla di una sua presunta diversità rispetto a tutti gli altri partiti italiani.
La verità è che la Lega si è da tempo stabilizzata come forza politica con una doppia identità: eversiva, nel senso letterale del termine, che tende cioè a modificare strutturalmente l’ordine costituzionale esistente, e, al contempo, integrata a tutto tondo nei meccanismi autoriproduttivi del sistema che dice di voler combattere, interiorizzandone i vizi e godendone i privilegi. Da questo punto di vista, ma solo da questo, la Lega può essere considerato un partito “profondamente nazionale”. Per tutto il resto si farebbe bene a sottovalutarne di meno la capacità corrosiva, sia della coesione nazionale, che dei valori fondanti della nostra democrazia».
Laureato in Scienze politiche, Pandolfi non è nuovo alla ricerca storica, sociologica e politologica. Per lui si tratta del quarto libro: senza tralasciare l’impegno politico ed istituzionale che lo vede impegnato a 360 gradi.
Per “Chilometro Zero”, la poliedrica associazione guidata dal presidente Leo Forte, prosegue l’impegno sociale e culturale, dopo soli pochi giorni dal convegno sugli sport ambientali del Pollino che ha portato a Saracena il campione mondiale della pallavolo Andrea Zorzi. Ma non finisce qui, assicurano i ragazzi dell’associazione. C’è da crederci.
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