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Un kasbah-cafè nella storica cantina di famiglia de “I Martin”, nel cuore del centro storico, a pochi passi dall’Auditorium degli Orti Mastromarchi, luogo suggestivo dalle atmosfere d’altri tempi dove respirare e assaporare storia, cultura e Moscato. Quale sia l’obiettivo, è presto detto: contrastare il fenomeno dello spopolamento e continuare a rivitalizzare il centro storico, attraverso il riutilizzo di edifici storici. L’Assessore MONTISARCHIO: l’Albergo Diffuso continua a prendere forma, ecco la sala culturale.
Inaugurata nelle scorse settimane, in occasione del Premio promosso da IL MUSAGETE, uno dei diversi eventi che hanno contribuito al successo della 39esima edizione, la cantina appartenuta ad una delle storiche famiglie di Saracena si è presentata ai suoi ospiti, immutata, così com’era: dalle pareti in pietra ed il soffitto alto con le travi in legno, con gli spazi separati dai “vutant” ed un’insenatura che tanto ricorda una grotta. Vestita di luci, questa l’unica aggiunta.
Dopo la casa del contadino e del falegname – dichiara Elisa MONTISARCHIO, assessore con delega alla promozione del turismo culturale e delle tradizioni – con gli attrezzi, l’arredo e gli utensili che si usavano un tempo, ambienti allestiti con dovizia di particolari dalla PRO LOCO cittadina, l’Esecutivo GAGLIARDI ha deciso di destinare questo grande storico magazzino, a cantina culturale, luogo dove saranno ospitati caffè ed incontri letterari e momenti di degustazione dei prodotti tipici locali, come il Moscato Passito delle diverse cantine saracenare.
Dai “Carl i Sant” ai “Cararun” dai “Pitett” ai “l’Omm”. Sono alcuni dei soprannomi dei gruppi di famiglie ritratti nelle foto d’epoca poste all’ingresso della cantina. Volti. Alcuni severi, altri sorridenti o sfuggevoli. Le famiglie in posa. Con il capo famiglia seduto e circondato da consorte e figli. Ci sono anche il folklore e le feste dedicate al sano patrone Leone e le scene di matrimonio nelle immagini in bianco e nero della mostra che raccoglie foto antiche, risalenti, alcune anche alla fine del 1800.
Su un tavolino in legno le copie de LA SETTIMANA INCOM ILLUSTRATA, settimanale di politica, attualità e cultura, che negli anni ‘50 dedicava le proprie copertine ai vip dell’epoca: da Sofia LOREN a TOTÒ fino a Gina LOLLOBRIGIDA. C’è anche una vecchia vasca da bagno, dei primi anni del ‘900.
Basta addentrarsi più dentro per ammirare, nell’angolo a nicchia, i costumi tradizionali di Saracena. Quello più prezioso per le serate di gala, con la gonnella rossa plissettata, la camiciola bianca dalle larghe maniche ed il corpetto dorato; costume al quale mamme e nonne lavoravano fin da quando la fanciulla era in fasce. E quello da usare tutti i giorni, più semplice e meno vistoso.
È in quest’atmosfera che saranno ospitati, quindi i prossimi eventi, autunnali ed invernali, di Saracena – Borgo del Moscato Passito.
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