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Di questo Santo, Vescovo martire di Terni, vissuto nel terzo secolo, si dice che riappacificò con una rosa rossa una coppia di fidanzati che stavano litigando, invitandoli a tenerla insieme ignorando le spine. Da allora il 14 Febbraio ,giorno del suo martirio, è festeggiato come il giorno dell’amore e degli innamorati. Siamo spesso portati a pensare quanto ci sia di vero nelle leggende,e quanto mutuato dal mondo pagano che vedeva in questo periodo iniziare i riti di purificazione e fertilità legati al risveglio della natura .
Ma un doveroso pensiero va a quanto ,con il passare degli anni, si sia creato intorno a questa festa. Rinnovo di promesse d’amore,scambi di doni, maggiore considerazione per la persona che si ha accanto , pellegrinaggi nei posti rappresentativi. Uno di questi è certamente Belvedere Marittimo in provincia di Cosenza dove da secoli si venerano quasi tutte le reliquie del santo arrivate pare nel 1710 , accompagnando un pellegrinaggio, e mai ritornate al posto d’origine.
Insieme dunque alla sua patria Terni , dove al LVIII miglio della via Flavia , posto della sua decapitazione , è conservato un frammento del cranio del santo , Belvedere Marittimo , contente ad altri posti d’Italia la presenza dei sacri resti ,là visibili attraverso l’urna di vetro . Ogni anno nel convento dei cappuccini di San Daniele in Belvedere Marittimo coppie di sposi rinnovano la loro promessa di matrimonio , tenendosi per mano durante una singolare funzione.Altre coppie d’innamorati pellegrini, la vanno a testimoniare l’amore reciproco, quasi vi possano trasferire l’eternità di un sentimento che aleggia nell’aria al punto da vederlo e addirittura toccarlo.
In un mondo dove sono imperanti gli interessi materiali sopra ogni cosa, una festa dedicata all’amore e agli innamorati , potrebbe apparire il trionfo dell’effimero.Ma a Belvedere davanti quelle sacre spoglie , il messaggio è chiaro e univoco :L’amore trionfa sopra ogni altra cosa . Ne in quel sacro posto di terra di Calabria , turba l’immancabile versione consumistica della festa , che propone offerte allettanti e irrinunciabili proprio a tutti , al punto che come strascico del giorno dell’amore festeggiato ve ne debba essere anche uno che celebra i non innamorati e appena un giorno dopo.
Visitandolo però ,colpisce la semplicità del convento , la sua posizione appartata, l’austerità degli stessi cappuccini ,che aspetteranno sempre i pellegrini, che vogliano ,in quel borgo marinaro, riscoprire il valore profondo di una festa ricordata in tutto il mondo.
Tommaso Orsimarsi (Scrittore)
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