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In risposta all’articolo pubblicato dal signor Valerio Caparelli sulla Gazzetta del Sud in data 10/03/2011, premesso che mai e poi mai avrei pensato minimamente che l’addetto all’ufficio di staff del sindaco, avrebbe portato ad una tale caduta di stile Palazzo “Santa Chiara”, utilizzando dei termini inappropriati e denigratori, per giunta rivolti ad un giovane che ha come unica colpa, quella di aver sollevato dei problemi interpellando in prima persona chi ora amministra in maggioranza il comune di San Marco Argentano.
A parte che come al solito non si risponde alle domande poste, che sono rivolte al sindaco e all’Amministrazione Comunale, ribadisco sono:
la prima, perché non si è scelto di inserire nello staff del sindaco un giovane sammarchese, considerato che sicuramente ce ne sono tanti con l’esperienza, la capacità organizzativa, le competenze e i requisiti giusti?
La seconda: sono contento che si sia istituita la Consulta dei giovani e che le sia stato assegnato un modesto capitolo di spesa con fondi del bilancio comunale, ma perché, come proclamato in campagna elettorale, non è stato costituito un fondo da parte di quegli assessori che nei comizi si erano impegnati a devolvere la loro indennità per finanziare progetti realizzati da associazioni giovanili?
Sicuramente rispondere a questi quesiti è molto difficile perché evidentemente non c’è risposta, ma personalmente, visto che non mi batto per i diritti dei miei cittadini solo per smania di protagonismo, annuncio che questa sarà la mia ultima parola sui giornali, dopodiché farò parlare i fatti come ho sempre fatto.
Nell’articolo del signor Valerio Caparelli, inoltre, ho notato che per certa gente, ormai, gli autoelogi sono il pane quotidiano, così come anche la mancata conoscenza dei fatti.
Voglio ricordare che molte delle iniziative elencate nell’articolo mi hanno visto protagonista in prima persona, la consulta giovanile (richiesta dal Movimento Giovanile Sammarchese con data di protocollo del marzo 2007) e, specialmente, lo schiuma party che era il classico evento estivo (serata di discoteca) realizzato nella notte bianca, organizzato la prima volta quattro anni fa non da un’associazione ma da me in prima persona, coadiuvato da altre due persone, e che questa iniziativa non è mai stata finanziata da nessuna amministrazione comunale.
Con tutto ciò io non ho mai fatto di tutta l’erba un fascio, anzi apprezzo le iniziative personali di alcuni amministratori di questa attuale maggioranza, come la dottoressa Leonilda Artusi che, attraverso un apposito fondo, dona la propria indennità di Presidente del Consiglio Comunale per la realizzazione di progetti da parte della commissione “Pari Opportunità”.
Perciò mi preme far risaltare che con la risposta al mio precedente articolo si cade un po’ in contraddizione, visto che da una parte è stato messo in risalto il mio ruolo di giovane impegnato sul territorio (forse ho anche più presenze da spettatore nei consigli comunali a discapito di chi è stato eletto).
Richiedo quindi un po’ di chiarezza: o mi etichettate come un ragazzo che si impegna oppure come un bambino viziato e capriccioso.
Io certamente non mi autoelogerò come sono abituati a fare altri, lascio ai miei concittadini il diritto di giudicarmi.
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